mercoledì 29 ottobre 2014
martedì 28 ottobre 2014
venerdì 24 ottobre 2014
giovedì 23 ottobre 2014
Edvard Munch, Autoritratto in uno stato di tormento interiore, 1919
L'Autoritratto in uno stato di tormento interiore è un'opera che vuole essere quasi un'illustrazione al proprio titolo. Un uomo anziano, ma ben puntellato sulle proprie gambe, sta al centro di una stanza; forse si sta rivestendo, forse è semplicemente fermo a pensare. Pennellate spesse e grezze separano la figura umana dallo sfondo, lasciando un sottile bordo bianco: quest'uomo non è la rappresentazione di un singolo aspetto umano, ma l'essere umano nella sua interezza.
mercoledì 22 ottobre 2014
Ipse dixit: Raissa Maritain
Positivismo pseudo-scientifico, scetticismo, relativismo (...): non potevamo resistere se non con la sofferenza a questa demoralizzazione dello spirito. Potevamo, a diciotto, venti anni opporre una dottrina personale a tutti quei sistemi? Potevamo confutarli sistematicamente, vedere chiaramente, da noi soli, in che cosa fossero errati? D'istinto ci dibattevamo contro un relativismo senza via d'uscita, contro questa relazione al nulla, poiché nessun assoluto era ammesso. Malgrado tutto ciò che poteva distoglierci, persistevamo a cercare la verità, - quale verità? - a portare con noi la speranza di una pienezza di adesione possibile ad una pienezza di essere.
Raissa Maritain, I grandi amici
Okwui Enwezor sarà il curatore della Biennale d'Arte di Venezia 2015
Enwezor è curatore, critico d’arte, giornalista e scrittore
Il Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, si è riunito nella sede di Ca’ Giustinian: dopo aver ringraziato e aver espresso la sua gratitudine a Massimiliano Gioni per gli ottimi risultati conseguiti con la 55. Esposizione Internazionale d’Arte, ha nominato Okwui Enwezor Direttore del Settore Arti Visive, con lo specifico incarico di curare la 56. Esposizione Internazionale d’Arte che si terrà nel 2015 (Venezia, Giardini e Arsenale 9 maggio > 22 novembre 2015).
Nato in Nigeria nel 1963, Okwui Enwezor è curatore, critico d’arte, giornalista e scrittore; dal 2011 è Direttore della Haus der Kunst di Monaco di Baviera. È stato Direttore Artistico della 2. Johannesburg Biennale in Sudafrica (1996-1998), di documenta 11 a Kassel in Germania (1998–2002), della Bienal Internacional de Arte Contemporáneo di Siviglia in Spagna (2005-2007), della 7. Gwangju Biennale in Sud Corea (2008) e della Triennal d’Art Contemporaine di Parigi al Palais de Tokyo (2012). I suoi campi di interesse spaziano dal mondo delle mostre internazionali ai musei, dall’università all'editoria. Nel 1994 ha fondato “NKA: Journal of Contemporary African Art” edito da Duke University Press. È autore di numerosi saggi e libri tra cui ricordiamo Archive Fever: Uses of the Document in Contemporary Art (2008).
martedì 21 ottobre 2014
lunedì 13 ottobre 2014
Le città impossibili: Manshiyat Nasser
Manshiyat Nasser è un quartiere nella periferia del Cairo di 60000 abitanti. Ogni strada, marciapiede, casa, persino ogni tetto è ricoperto da rifiuti. Il motivo di questa situazione al limite è che nel Cairo non esiste un adeguato sistema di smaltimento di rifiuti, per cui la popolazione di questo quartiere, in maggioranza formata da cristiani copti, si è specializzata in un mestiere, quello di "spazzini non ufficiali"; questi lavoratori vengono chiamati "Zabbaleen". Essi raccolgono i rifiuti dei quartieri residenziali della metropoli egiziana porta a porta, e li sistemano nelle proprie abitazioni, cercando di riciclare quello che si può, ed accatastando tutto il rimanente.
L'amministrazione del Cairo ha più volte cercato di cambiare questo sistema tramite leggi, provocando però le grandi rivolte degli Zabbaleen.
Constructing Worlds: Photography and Architecture in the Modern Age
Constructing Worlds brings together eighteen exceptional photographers from the 1930s to the present day who have changed the way we view architecture and perceive the world around us.
From the first skyscrapers in New York and decaying colonial structures in the Congo, to the glamorous suburban homes of post-war California, and the modern towers of Venezuela, we invite you on a global journey through 20th and 21st century architecture.
Featuring over 250 works, this exhibition highlights the power of photography to reveal hidden truths in our society.
From the first skyscrapers in New York and decaying colonial structures in the Congo, to the glamorous suburban homes of post-war California, and the modern towers of Venezuela, we invite you on a global journey through 20th and 21st century architecture.
Featuring over 250 works, this exhibition highlights the power of photography to reveal hidden truths in our society.
domenica 12 ottobre 2014
venerdì 10 ottobre 2014
giovedì 9 ottobre 2014
Igor Mitoraj (1944-2014)
Taglia, spezza, disarticola, insomma fa a brandelli le statue classiche, da sempre principale fonte iconografica dell'antica Grecia. Chi si permette di fare questo? E’ Igor Mitoraj, nato nel 1944, che inizia a studiare pittura a Cracovia sotto la guida di Tadeusz Kantor - il grande pittore, scenografo e regista teatrale polacco - proseguendo poi gli studi a Parigi nel 1968, dove scopre il fascino delle antiche culture americane e, proprio per conoscerle direttamente, si trasferisce per un anno in Messico.
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