Il 9 marzo 2012 inaugura la personale dell'artista romano Alessio Fralleone negli spazi dell'HulaHoop Club
Un crescendo di musica e arte, sono queste le premesse della serata d'apertura di "Comprami Vendimi Affittami". Alessio Fralleone sceglie le note di Morgan Morrison per intraprendere un viaggio iniziatico insieme al pubblico. L'opera nasce dal mondo delle idee e viene scaraventata in quello reale grazie all'azione, alla foga improvvisata del momento, aiutata dalle note vibranti della musica sperimentale. Il mistero della creazione si sdoppia per tutta la durata della performance, intenso spaccato temporale in cui lo spettatore amplifica la totalità dei cinque sensi e sfiora la grandiosità dell'arte. La metodicità del fare si nutre della libertà di condividere, i limiti sono erosi dalla partecipazione e gli animi possono muoversi all'unisono per un breve, fugace attimo.
testo di Camilla Cossu
La parola possiede la potenza di unire, sovvertire, specificare, confondere. La rara forza che un vocabolo scritto acquisisce dipende da variabili prettamente umane, da quel legame tra vissuto interiore e contesto culturale che supera i limiti del tempo e si ricollega all'immaginazione. E se l'immaginario visivo viaggia su un binario parallelo alla parola, vi è un momento in cui la fusione tra le due vie origina ciò che i dibattiti secolari degli uomini chiamano "opera d'arte". Esiste un momento, sospeso nell'immaterialità del pensiero creativo, in cui l'artista si affida al proprio universo di regole ed inizia a tessere un progetto di ciò che ancora non è ma sarà, sovvertendo a priori ogni realtà esistente. Per Alessio Fralleone la progettualità è la base su cui muoversi per accostarsi al caos, il vero nucleo da cui la sua arte attinge per potersi mostrare. Egli è il mezzo che sceglie come tradurla attraverso quel tipo d'agire viscerale che trasforma il pigmento puro in elemento sovversivo, condotto sulla materia traslucida dal gesto di chi sa riconoscere il caos e vuole renderlo libero.
"Comprami Vendimi Affittami" è il fulcro concettuale dell'artista romano, discorso nato dal connubio tra la sua consapevolezza tecnica e la capacità di bilanciare il calore espressivo con la fermezza significante della parola, ora tra luccicanti misture e muscolature sanguigne di corpi torti, ora tra bande vivaci di colore steso in campiture studiate. I suoi prodotti guardano all'arte e alla sua tradizione affondando le radici nella contemporaneità di chi adopera la processualità ed il segno come ingredienti per la propria ricetta personale. L'osservatore si trova dinnanzi all'opera come fosse seduto a tavola, impegnato a gustare un piatto ricco che ha bisogno di essere digerito, scisso degli elementi complessi con cui è stato creato ed infine accolto nella lucidità fredda di un esame individuale. L'happening dell'artista non guarda al passato ma accoglie l'accadere, supera l'intricata questione della tematica figurativa anche quando l'opera d'arte si presenta già conclusa tra gli ambienti privati dello studio e volge all'astratto.
Ciò perchè essa è frutto del dialogo privilegiato che intrattiene con il suo creatore, l'unico in grado di testimoniare sulla tela o su qualsiasi altro supporto che ogni manifestazione, ogni rappresentazione ha luogo a prescindere dall'involucro formale che la contiene.
L'affissione dei cartelli "Comprami Vendimi Affittami" amplifica la dimensione dell'opera d'arte e limita la portata emotiva ed individuale, chiude il cerchio innescato dalla creatività dell'uno per stimolare alla ricezione pensata di molti. Ci si trova dinnanzi ad un oggetto parlante, ricco di suggestioni giacenti nel profondo ma idealmente progettato per essere creato e donato al suo pubblico in qualità di artefatto artistico. Ciò che l'arte di Alessio Fralleone porta con sè stimola la volontà umana di allenare l'occhio a guardare e la mente a lasciar giungere le cose a sè, scatenare quel fluire di domande che si oppone alla tendenza esistenziale del voler trovare un senso univoco nella risposta. La preziosa potenza della parola e di ciò che chiamiamo opera d'arte fonda la sua eternità proprio nell'indefinitezza, in quella pulsione interiore che smuove gli animi ed allo stesso tempo, paradossalmente, li raffredda. Non esistono parole che siano definitive per spiegare ciò che va oltre lo scibile e supera la piccolezza degli esseri umani, solo un grande mistero che si origina nell'immaginazione di questi ultimi e sfugge loro nel momento in cui l'opera stessa dichiara all'artista il suo epilogo creativo.
Hula Hoop Club
Via L.F. De Magistris 91/93
00176 Roma
tel.3493191935
info:togacipreservice@gmail.com
aperitivo ore 19.30
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