La più bella opera di questo periodo è la Casa del popolo di Bruxelles, di Victor Horta. Si tratta di un edificio per il partito operaio Belga, e doveva svolgere funzioni politiche, commerciali e ricreative: un edificio per il popolo, appunto.
Ciò che Horta riesce a realizzare è una costruzione con un carattere preciso. Favorisce l'associazione di persone, già dal modo in cui si relaziona con la città, con la facciata che arretra con una curva elegante per creare una piazzetta all'ingresso; è progressiva, senza paura di mostrare il ferro e le vetrate ampie, con le finestre non prestabilite, ma che derivano dall'interno; è rivoluzionaria, con l'auditorium all'ultimo piano slegato dal resto, quasi appoggiato sopra; è poetica.
Questo edificio fu demolito negli anni '60 senza tanti scrupoli, inizialmente con l'idea di ricostruirlo da un'altra parte; in realtà i pezzi vennero smontati e dispersi nella periferia della città. Della casa del popolo restano soltanto qualche foto d'epoca e pezzi di ferro morsi dalla ruggine.
Nessun commento:
Posta un commento