Honoré Daumier, La Rivolta, 1860, olio su tela
Quel volto potrebbe essere ognuno di noi, quando guardiamo alla realtà pesante di male, con un desiderio di bene. Potremmo essere noi, quando abbiamo avuto bisogno di essere salvati e abbiamo chiesto aiuto, quando ci siamo riconosciuti insieme all’altro che soffre e ci è stato fatto dono delle lacrime, quando abbiamo avvertito di appartenere a quel unum unicum che ci rende tutti uomini e ci siamo con-mossi. Ci riconosciamo insieme, dentro questa rivolta, senza la pretesa di sapere cosa dire o fare, ma con la certezza che nella miseria dell’uomo si trova anche la sua grandezza. Speriamo nella rivolta, in un grido dell’uomo, come se egli sentisse che un bene antico gli viene portato via, come s’egli avvertisse l'esistenza du una memoria genetica comune e positiva.
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