"Ma la natura la dà (la luce) sempre scema, similmente operando a l'artista che ha l'abito de l'arte e man che trema."
Deridda: Direi che la verità profonda che si esprime attraverso questi versi di Dante è che l'artista è qualcuno che diventa artista solo là dove la sua mano trema, cioè dove non sa, in fondo, che cosa accadrà e se ciò che accadrà gli è dettato dall'altro. Il momento propriamente artistico dell'opera d'arte è il momento in cui la mano trema perchè l'artista non ha più il controllo, perchè quello che gli accade, e che lo sorprende come a dire verticalmente, gli arriva dall'altro.
L'artista può essere responsabile del suo sapere, della sua tecnica, ma non è responsabile di ciò che c'è di più irriducibile nella sua arte e che viene dall'altro e che fa tremare la sua mano."
Deridda: Direi che la verità profonda che si esprime attraverso questi versi di Dante è che l'artista è qualcuno che diventa artista solo là dove la sua mano trema, cioè dove non sa, in fondo, che cosa accadrà e se ciò che accadrà gli è dettato dall'altro. Il momento propriamente artistico dell'opera d'arte è il momento in cui la mano trema perchè l'artista non ha più il controllo, perchè quello che gli accade, e che lo sorprende come a dire verticalmente, gli arriva dall'altro.
L'artista può essere responsabile del suo sapere, della sua tecnica, ma non è responsabile di ciò che c'è di più irriducibile nella sua arte e che viene dall'altro e che fa tremare la sua mano."
Jacques Derrida, Annali della Fondazione Europea del Disegno 2006/II
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