Il Cda della Biennale di Venezia,
presieduto da Paolo Baratta, si è
riunito oggi nella sede di Ca’ Giustinian e, dopo aver ringraziato e aver
espresso la sua gratitudine a David Chipperfield per gli ottimi risultati
conseguiti con la 13. Mostra Internazionale di Architettura, ha nominato Rem Koolhaas Direttore del Settore Architettura, con lo specifico incarico
di curare la 14. Mostra Internazionale di
Architettura che si terrà nel 2014.
Al termine del CdA, il Presidente Paolo Baratta ha dichiarato:
“Le Mostre di Architettura della Biennale sono via via
cresciute d’importanza e il mondo ce lo riconosce, ed è di per sé
significativo che a questa prossima Biennale si possa impegnare Rem Koolhaas, una delle maggiori
personalità tra gli architetti del nostro tempo, che ha impostato tutta la sua
attività su un’intensa ricerca e che, celebrità riconosciuta, accetta ora di mettersi in gioco per un ulteriore
esercizio di ricerca e, perché no, di ripensamento”.
Da parte sua Rem Koolhaas
ha affermato:
“Vogliamo dare uno sguardo nuovo agli elementi fondamentali
dell'architettura - utilizzati da qualsiasi architetto, ovunque e in qualsiasi
momento - per vedere se siamo in grado di scoprire qualcosa di nuovo
sull’architettura”.
Leone d’oro alla carriera alla Biennale Architettura 2010 e Premio Pritzker nel 2000, Rem Koolhaas fonda OMA (Office for Metropolitan Architecture) nel 1975 con Elia e Zoe Zenghelis e Madelon Vriesendorp. Oltre alla progettazione di edifici in tutto il mondo con OMA, Koolhaas lavora a discipline non architettoniche – politica, editoria, media, moda e sociologia – attraverso il suo think tank ed unità di ricerca, AMO.
cioè è uno di quegli architetti "di grido" che però di edilizia ed urbanistica atta a studiare i problemi delle metropoli non apporta alcun elemento innovativo e non risolve i reali problemi lasciando la maggioranza della popolazione a vivere in caserme e dormitori, lager e campi di assemblaggio di forze lavoro mal retribuite e senza altra salvezza che l'estinzione naturalmente indotta da una vita di stress e fatica,sotto valutate maestranze senza le quali, per altro, i loro centri funambolici, iperbolici, che mostrano le insegne dello stesso potere che mai ha cessato di esistere, non potrebbero sussistere
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