"La povertà c'è sempre stata, ma solo in questo secolo l'immaginazione, vuole liberarla dalle visioni escatologiche di demoni e tormenti e si volge ad esaminare la squallida realtà quotidiana visibile in ogni metropoli o città industriale. Al tempo stesso ci si dedica alla raccolta di notizie statistiche oggettive sulla sorte dei poveri, mentre si realizzano raffigurazioni precise e realistiche del loro destino su questa terra" (Nochlin ).
I romanzi di Dickens come "Tempi moderni" e quelli di Zola "L'Assommoir" e "Germinal" possono considerarsi il corrispettivo letterario - sul piano espressivo e rappresentativo - di questi nuovi interessi conoscitivi.
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