Commissionato dalla Associazione dell'Opera Notre Dame du Haut, l'architetto Renzo Piano venne incaricato di progettare un piccolo centro visitatori e un convento per le suore Clarisse di Ronchamp, un progetto posizionato sul confine della celebre Cappella Notre Dame du Haut a Ronchamp, in Francia, realizzata nel 1955 da Le Corbusier.
La prima volta annunciato nel 2006, il progetto è stato oggetto di numerose polemiche come una petizione online contro il progetto - firmate da Moneo, Meier e Pelli - e inviata al ministro francese della cultura, per essere poi contrastata con una petizione a sostegno del progetto, con nomi come Fuksas e Ando. Ma anche nel dibattito Piano è rimasto freddo e raccolto, un aplomb ineccepibile nel lavoro. Oltre all'amore personale per il progetto di Le Corb, le opere di Piano hanno una certa inclinazione verso di esse,: "Amo questo edificio di Le Corbusier. Per me, è un capolavoro. Ha realizzato uno dei luoghi più belli di meditazione nel mondo", ha detto Piano.
Renzo Piano ha collaborato con l'architetto paesaggista francese Michel Corajoud nel completamento del 'ripristino del sito Ronchamp'. L'intervento è discretamente integrato nel paesaggio in modo da mantenere la serenità e la sacralità originaria del luogo. A soli 300 metri di distanza dalla chiesa di Le Corb, Piano ha deciso di tagliare il pendio della collina in modo da non interferire sulla presenza né imporsi eccessivamente con una nuova costruzione. Per lo più nascoste nel sottosuolo, le “incisioni” di Piano offrono uno spazio tranquillo che si apre sul paesaggio e ove la luce del sole inonda gli interni.
La portineria funge da struttura per l'accoglienza dei visitatori, fornendo il servizio di una biglietteria, un negozio di souvenir, una sala riunioni e alcuni spazi amministrativi.
Una continua ed esposta facciata in vetro si apre nella zona di arrivo e di parcheggio. Il convento è costituito da singole unità che ospitano le attività quotidiane per ogni dodici suore residenti nella cappella. Alcuni cubi di cemento sono posizionati a grappoli sul lato ovest del complesso offrendo viste verso l'esterno e sulla valle sottostante.
Un giardino d'inverno dedicato alla contemplazione si pone come spazio di mediazione tra la zona residenziale e l'ambiente esterno. Il monastero comprende un oratorio per i pellegrini e un tranquillo rifugio per i visitatori di passaggio.
Essendo gran parte del progetto coperto con la terra, il paesaggio svolge un ruolo importante. Entro il maggio 2012, il progetto paesaggistico di Michel Corajoud sarà completo così da rendere evidente la piena manifestazione del progetto di Piano.
In tutto l'edificio e negli interni è stata usata una gamma semplice di colori e materiali: cemento, zinco e legno. Il paesaggio collinare è stato così strategicamente trattato e rianimato, inserendo solamente e prudentemente alcuni dispositivi di sviluppo sostenibile per ridurre il consumo di energia. conservazione della vegetazione esistente e la forestazione genera un senso di unità e di lontananza al design.
Piano ha affermato, "Fondamentalmente, penso che l'intera collina ci ha guadagnato molto. E' più pulita, più semplice e più chiara, e non c'è l'interferenza di quella casa rosa [i centro visitatori], che lì è stato un disastro".
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