Avete presente i quartieri Shoreditch di Londra o Bushwick di New York, celebri per le loro espressioni di Urban Art? Forse non lo sapete ma anche a Romapossiamo vantare di una zona dedicata all’arte di strada: il quartiere Ostiense. E i murales che sono stati recentemente dipinti tra le sue strade, credetemi, non hanno nulla da invidiare a quelli delle metropoli più moderne.
Il quartiere Ostiense, da zona prettamente industriale, si sta trasformando sempre più in un luogo vivace e in continua evoluzione. Percorrendo le sue strade si possono ammirare dei veri esempi di Street Art, realizzati in occasione dell’Outdoor Urban Art Festival (edizioni del 2011 e 2010) da artisti italiani e stranieri.
La nostra passeggiata inizia dal Ponte dell’Industria, rinominato dai romaniPonte di Ferro, che una volta serviva al passaggio dei treni merci. Da qui possiamo ammirare il “biondo Tevere” e un esempio di archeologia industriale, il famoso Gazometro.
Dal Ponte di Ferro si arriva in via del Porto Fluviale dove si incontra il primo murale realizzato da Agostino Iacurci, che ricopre la facciata della Pescheria Ostiense: una enorme figura che nuota, con tanto di occhialetti, cuffia e costume intero, in un mare ricco di pesci.
Successivamente giriamo a destra per via del Commercio e ci addentriamo tra le stradine del quartiere: scopriamo la “Wall of Fame” di via dei Magazzini Generali, un murales lungo ben 60 metri realizzato dall’artista JB Rock, il quale rappresenta i volti dei personaggi più o meno celebri che hanno segnato la sua vita.
Riconosciamo tra i tanti Barack Obama, Quentin Tarantino, Elvis Presley, Ray Charles, Spike Lee e Sergio Leone.
Anche sulla parete di fronte è presente una galleria di ritratti intitolata “Black and White Power“, ma questa volta si tratta di persone comuni. La realizzazione è opera di Lex&Sten.
Ritorniamo su via del Commercio e percorrendola fino in fondo arriviamo proprio davanti la centrale del gas dove troviamo l’opera di Kid Acne: “Paint over the cracks” ovvero dipingi sopra le crepe, una gigantesca scritta per esprimere la forza dell’arte e della creatività sulle rovine e l’oblio dei nostri tempi.
Ci dirigiamo poi a via del Gazometro. All’incrocio con via del Porto Fluviale, agganciata a un palazzo, troviamo un’opera di Knitting Art, realizzata dalle italiane Maria Carmela Milano e Federica Terracina. Peccato che l’opera originale fosse molto più estesa e particolare di questa che possiamo vedere oggi, probabilmente una parte è stata rubata.
La costruzione vicino a questa opera accoglie invece l’allestimento di Chiara Fazi. Si tratta di sei tavole formato maxi che rappresentano le scene di alcuni film, tre italiani, Blow Up, Nuovo Cinema Paradiso e Marrakesh Express, tre stranieri, Ritorno al Futuro, Matrix e Il laureato. Come ha spiegato l’artista, questi film sono stati scelti perché i personaggi principali sono chiamati a fare una scelta importante che cambierà radicalmente le loro vite.
Ultima tappa del nostro tour “urban-artistico” è via delle Conce dove si trova il murale realizzato dal brasiliano Herbert Baglione. Si tratta di figure in bianco e nero che simboleggiano i temi della vita e della morte, dell’ordine e del caos.
Concludiamo qui la nostra passeggiata al quartiere Ostiense, prima di andare via però vi consigliamo di fare un salto da Doppio Zero o al Caffè Letterario, due locali davvero imperdibili. Ma di questi ve ne parleremo al prossimo Urban Safari!
via nuok
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