1968: anno della contestazione studentesca; anno degli scontri a Valle Giulia, la facoltà di Architettura di Roma.
Gli studenti romani che occupavano l'ateneo disegnarono insieme a Renato Guttuso graffiti con i simboli della protesta. Il movimento studentesco sorto all'interno della facoltà denominato "Gli Uccelli", tra i militanti anche un certo Paolo Liguori giornalista di Mediaset, realizzarono affiancati dall'artista siciliano i disegni stilizzati che ancora oggi adornano la facciata principale dell'edificio di Architettura.
Furono, infatti realizzate da Guttuso un profilo di volto di donna mentre mangia un grappolo d'uva , una gigantesca mano ed una ampia serie di tralci, con vitigni, foglie e chicchi, sui quali si arrampica una figura d'uomo nudo come a voler significare la fatica che l'individuo è chiamato a fare ogni giorno per salire i gradini della vita, del sapere e del futuro.
Fu del movimento studentesco l'idea di accompagnare le giornate di protesta - culminate anche con scontri con la polizia, tanti giorni di 'assedio' dell'università, blocchi forzati delle lezioni - con attività creative che ebbero nella realizzazione dei graffiti il momento più alto ed originale. E forse per dare ai loro lavori un segno ancora più evidente e artisticamente più incisivo, che pensarono bene di coinvolgere anche il maestro Guttuso, il quale non si limitò a dare consigli, ma intervenne direttamente alla realizzazione delle immagini sulla facciata, mentre altri ragazzi davano vita, all'interno dell'università, ad altre figure dal forte impatto creativo come giganteschi disegni ispirati al mondo dei fumetti, Uomo Ragno in testa, figure di fantasia realizzate con effetti cromatici multicolori, frasi e slogan coniate da Mao, Marx, 'Che' Guevara e da altri rivoluzionari.
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