Se Roma fosse in pianura, e san Pietro fosse un santuario in cima a un'acropoli, vedremmo soltanto l'ennesima replica di Atene. Invece san Pietro è in basso e il resto della città è in alto.
L'opera più scandalosa della storia dell'arte (costruita abbattendo la seconda chiesa mai costruita nella storia del cristianesimo, e la più sacra; pagata grazie alla vendita delle indulgenze, motivo scatenante dello scisma protestante) doveva quindi essere il più alto edificio di tutta Roma.
Per cui dai colli intorno alla valle del Tevere la cupola appare come un gigante fra i nani, solida e pesante, eppure sospesa su un terreno di morbido fango fluviale.
La cupola guarda i colli, è alla loro altezza; e i colli la guardano. E' il centro visivo della città, il suo palco.
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