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Fig.1 |
A metà fra la preistoria e la famosa cappella di Ronchamp, questa chiesetta universitaria progettata dall'architetto ceco Antonin Raymond in Giappone è un guscio di cemento contenitore di meraviglie.
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fig.2 |
Da fuori (fig. 2):
una conchiglia fatta di volumi tondeggianti messi a raggiera intorno al campanile, la cui forma richiama i Dotaku, manufatti del Giappone dell'età del bronzo (fig.3). Piccole bucature quasi casuali punteggiano la superficie di cemento a cassaforme lignee.
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fig.3 |
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fig.4 |
Da dentro (fig.1,4):
sull'altare c'è un insieme di cupola, abside e campanile, con una illuminazione indiretta provvista dalla forma curva dell'elemento, ed è spezzata da travi disposte ad asterisco che corrono a varie altezze (fig.5). Il corpo della chiesa è costituito da volte disposte a raggiera, sorrette da travi che paiono fermarsi nel nulla (fig.6). Come a Ronchamp, le bucature casuali hanno vetri variamente decorati. Le superfici ed i dettagli sono incredibili: i vetri hanno bolle ed imperfezioni, le pareti interne sono in calcestruzzo grezzo, il disegno della pavimentazione segue la pianta in una ragnatela a scacchi (fig.8).
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fig.5 |
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fig.6 |
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fig.7 |
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fig.8 |
La cripta seminterrata (fig.7,8) è quasi preistorica. Un intricatissimo sistema di travi domina lo spazio; il bel pavimento sembra correre indipendente sotto i pilastri e i setti curvi che celano o rivelano l'ambiente.
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sezione e pianta |
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