carèna s. f. [lat. carīna, attrav. il genovese]. – 1. a. Parte immersa dello scafo di una nave, detta anche opera viva; si distingue in: c. ordinaria, se nel moto non cambia sensibilmente di immersione; c. slittante, se invece nel moto si alza sull’acqua, scivolando su di essa (impiegata solo per unità velocissime di piccolo dislocamento); c. sottomarina, quando è destinata a navigare completamente immersa. Per la locuz. abbattere in c. (o in chiglia), v. abbattere, n. 3 b. b. In aeronautica e in marina, c. idroplana, carena opportunamente sagomata atta alla sostentazione idroplana. c. Per metonimia, poet., nave: I lor prodi mandâr sotto il comando Del chiaro figlio d’Evemone Euripilo Da quaranta c. accompagnato (V. Monti). 2. Superficie esterna del dirigibile. 3. Nelle scienze naturali, nome di formazioni, organi o rilievi di organi (che perciò si dicono carenati), a forma di chiglia di nave; per es., in anatomia umana, c. del naso, piccola regione triangolare sporgente della parete laterale delle fosse nasali; negli uccelli carenati, c. dello sterno (lat. scient. crista sterni), robusta cresta ossea longitudinale, sulla quale s’inseriscono i muscoli delle ali (muscoli pettorali); in alcune specie di pesci (per es. nel tonno, nell’aguglia imperiale), nome di formazioni rilevate simili a piccole alette che, in numero pari (di solito 2 o 4), sono poste in posizione basale e consentono all’animale una maggiore velocità; nei cirripedi, nome d’una piastra impari del rivestimento esterno del corpo. In botanica, il complesso dei due petali inferiori della corolla papiglionacea delle fabacee. 4. In architettura, soffitto a c., il soffitto ligneo in forma di chiglia di nave rovesciata, spec. usato nelle antiche chiese del Veneto; arco a c., lo stesso che arco carenato o inflesso (v. arco, n. 4). 5. In astronomia, Carena (lat. scient. Carina), nome di una delle costellazioni in cui è stata suddivisa (insieme con la Vela, la Poppa e la Bussola) la grande costellazione australe della Nave. Ne fa parte la stella Canopo, la più brillante del cielo dopo Sirio.
(dizionario Treccani)
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