Qi Baishi |
Data Inizio:23 giugno 2011
Data Fine: 15 settembre 2011
Costo del biglietto: 4,00 euro
Luogo: Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Orario: Martedì/domenica 8.30 - 19.30; Chiuso lunedì
Telefono: 39 0669994284
Data Fine: 15 settembre 2011
Costo del biglietto: 4,00 euro
Luogo: Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Orario: Martedì/domenica 8.30 - 19.30; Chiuso lunedì
Telefono: 39 0669994284
Dal 23 giugno al 15 settembre 2011 il National
Art Museum of China (Namoc) di Pechino presenta per la prima volta in
Italia, nelle sale di Palazzo Venezia, una grande mostra dedicata agli
straordinari artisti della pittura cinese moderna.
Sei pittori, un secolo, cento capolavori rileggono la cultura millenaria cinese per spingersi oltre la tradizione, senza rinnegare il vecchio, senza rinunciare al nuovo.
Fra questi Qi Baishi, secondo nel mondo solo a Picasso ed Andy Warhol per le vendite nelle aste mondiali, e Li Keran, suo discepolo che sin da giovane studiò l'arte di Leonardo, Michelangelo, Charles Le Brun e Käthe Kollwitz.
E ancora, Huang Binhong, che nei giochi di luce e nell'uso del pennello e inchiostro arrivò a convergere con le tecniche dell'impressionismo occidentale, Jiang Zhaohe, il primo artista cinese ad avvicinarsi all'arte figurativa secondo un approccio propriamente realista, e non puramente simbolico come nella tradizione cinese, suo vero elemento di modernità.
Ren Bonian, grande ritrattista, che ha immortalato "corpo e anima" dei personaggi attraverso pochi tratti di pennello, e Pan Tianshou che scuote la pittura tradizionale cinese con originali equilibri compositivi dal taglio quasi fotografico.
Sei pittori, un secolo, cento capolavori rileggono la cultura millenaria cinese per spingersi oltre la tradizione, senza rinnegare il vecchio, senza rinunciare al nuovo.
Fra questi Qi Baishi, secondo nel mondo solo a Picasso ed Andy Warhol per le vendite nelle aste mondiali, e Li Keran, suo discepolo che sin da giovane studiò l'arte di Leonardo, Michelangelo, Charles Le Brun e Käthe Kollwitz.
E ancora, Huang Binhong, che nei giochi di luce e nell'uso del pennello e inchiostro arrivò a convergere con le tecniche dell'impressionismo occidentale, Jiang Zhaohe, il primo artista cinese ad avvicinarsi all'arte figurativa secondo un approccio propriamente realista, e non puramente simbolico come nella tradizione cinese, suo vero elemento di modernità.
Ren Bonian, grande ritrattista, che ha immortalato "corpo e anima" dei personaggi attraverso pochi tratti di pennello, e Pan Tianshou che scuote la pittura tradizionale cinese con originali equilibri compositivi dal taglio quasi fotografico.
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