giovedì 12 gennaio 2012

Dodici come i mesi: Cantata elettorale

Se fossi al parlamento
io non sarei contento
di come van le cose,
di spine senza rose.

Se fossi in senatore,
camminerei per ore
su e giù per la città.
Saprei come si sta.

Farei un bel decreto
per mettere un divieto:
« A chi ha la faccia scura
sia fatta una puntura».

Se fossi il presidente,
radunerei la gente:
« Che vita è questa qua
senza comunità?».

Farei, se fossi morto,
un testamento corto:
«Qui in cielo non si viene,
se giù non si fa il bene».

G.R., Città Armoniosa, 1977

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