Barbara Kruger è un'artista concettuale americana, negli anni ‘70 ha lavorato per diverse testate come art director e graphic designer. Fin dagli esordi, Barbara Kruger colloca i suoi lavori (fotografie in bianco e nero, spesso raccolte sui giornali, raffiguranti il più delle volte donne, cui giustappone slogan, testi bianchi su fondo rosso, scritti sempre con lo stesso carattere) negli spazi cittadini destinati ai manifesti pubblicitari, sovvertendo il senso del loro linguaggio e creando così uno stile forte, inconfondibile e d’impatto e, soprattutto, permettendo all’arte di uscire fuori dai luoghi istituzionali del museo e della galleria per generare un corto circuito con il quotidiano.
Il risultato scuote l’osservatore, minandone le certezze e scardinando i luoghi comuni della società, perchè i messaggi lanciati dalla Kruger (frasi personali o tratte dal linguaggio corrente) sono critiche potenti degli stereotipi legati alla donna, al consumo di massa o al vivere sociale, ma offerte in una maniera che disattende le aspettative di colui che guarda e che da un manifesto pubblicitario pensa di essere gratificato e rassicurato.
Il risultato scuote l’osservatore, minandone le certezze e scardinando i luoghi comuni della società, perchè i messaggi lanciati dalla Kruger (frasi personali o tratte dal linguaggio corrente) sono critiche potenti degli stereotipi legati alla donna, al consumo di massa o al vivere sociale, ma offerte in una maniera che disattende le aspettative di colui che guarda e che da un manifesto pubblicitario pensa di essere gratificato e rassicurato.
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