sabato 19 marzo 2011

GRIGLIE



Nei primi anni del Novecento inizia ad affermarsi progressivamente, prima in Francia poi in Russia e in Olanda, una struttura che da allora è rimasta l'emblema stesso dell'ambizione modernista nel campo delle arti visive. Apparsa nella pittura cubista dell'anteguerra e diventata sempre più rigorosa e manifesta, la griglia annuncia tra l'altro la volontà di silenzio dell'arte moderna, la sua ostilità nei confronti della "letteratura", del racconto e del discorso.


In tutta la produzione estetica moderna nessuna forma si è mai mantenuta salda con tanto accanimento, restando contemporaneamente così impermeabile al cambiamento. Non è soltanto il numero di percorsi votati all'esplorazione della griglia a essere impressionante, ma il fatto che nessuna esplorazione avrebbe mai potuto operare in un terreno meno fertile. Come dimostra abbondantemente l'esperienza di Mondrian, l'evoluzione è precisamente ciò a cui la griglia resiste. Tuttavia nessuno sembra essersi lasciato scoraggiare da questo esempio e la pratica modernista continua a creare sempre più esempi di griglie.


Per proclamare la modernità dell'arte moderna la griglia possiede due modi: uno spaziale e l'altro temporale. Spazialmente, la griglia afferma l'autonomia del campo dell'arte: bidimensionale, geometrica, ordinata, è antinaturalistica, antimimetica e si oppone al reale. é ciò a cui l'arte assomiglia quando volta le spalle alla natura. Con la bidimensionalità che risulta dalle sue coordiante, la griglia permette di respingere le dimensioni del reale e di sostituirle con il dispiegamento laterale di un'unica superficie. Tutta la regolarità della sua organizzazione è il risultato non dell'imitazione ma di una decisione estetica. Nella misura in cui il suo ordine è quello del puro rapporto, la griglia è un modo per vanificare la pretesa degli oggettti naturali di avere un ordine proprio. Essa mostra come nel campo estetico i rapporti si trovino in un mondo a parte e come rispetto agli oggetti naturali essi siano al tempo stesso anetriori e finali. la griglia proclama d'un sol colpo lo spazio dellarte come autonomo e autoteleutico.


Sul piano temporale la griglia si pone come emblema della modernità precisamente per il fatto di essere la forma onnipresente nell'arte del nostro secolo, uan forma che non appare altrove, assolutamente da nessuna parte nell'arte del secolo precedente. La lunga catena di reazioni con cui la modernità è nata dagli sforzi del XIX secolo si sarebbe dunque rotta proprio qui, con la griglia. "Scoprendola", il cubismo, "De Stijl", Mondrian, Malevic ecc. sarebbero infine sbarcati in un luogo fuori da tutto ciò che era venuto prima. Avevano finalmente raggiunto il presente - e ci si affrettò subito a decretare che da allora in poi tutto il resto sarebbe stato passato.



(Rosalind E. Krauss, New York 1978)

1 commento:

  1. Non avevo mai capito l'arte astratta, mai fino ad oggi! Grazie della breve e semplice spiegazione...

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