Un altro sabotatore di parole e di immagini è Luc Fierens, artista belga attivo nel campo della mail art e della poesia visiva. Il progetto per la collettiva si concentra sull’uso del collage, strumento di protesta per eccellenza, capace di far sentire a tutti l’ anima sociale, politica e solidale che ne permea la creazione. Nelle opere esposte l’artista, sorretto da un evidente intento critico, sottrae immagini ai media e le deturpa attraverso un calcolato taglia/incolla, accostando a figure seducenti, simboli di violenza, guerra e potere. Come afferma Jan De Vree, nei suoi collages non ricerca tanto la bellezza quanto la possibilità di lanciare messaggi cifrati atti a risvegliare i nostri sensi addormentati ed instupiditi dalla cultura di massa. Mutilazioni e giochi di parole, inquietudini collettive e corpi spezzati creano la scenografia rivelatrice di una bocca che, in primo piano, più non può baciare, parlare, scordare. (F.Bianconi 2010)
Luc Fierens
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