venerdì 2 dicembre 2011

Rai sopprime Passepartout di Philippe Daverio


La Rai sopprime l'unica trasmissione televisiva autenticamente culturale, Passepartout di Philippe Daverio. In una nazione di concubine e satrapi, gli studenti non solo non conoscono più la Bellezza, ma non hanno più le parole per dirsi. Lo Stato che piange miseria per Philippe Daverio, possiede ben 13.000 aziende, dove collocare dirigenti e dipendenti utili ai partiti.
Sottoscrivo ogni parola delle lettera a Dagospia riportata di seguito: la soppressione diPassepartout, cioé dell'unica trasmissione autenticamente colta, raffinata e culturale del se(r)vizio pubblico, è un segno dei tempi ignoranti che viviamo.
Daverio ha tra l'altro svolto un'attività super partes, organizza mostre (come 1000+1000+1000 di Bologna, di cui parla ArtCo di Blogosfere), promuove il territorio e le sue bellezze artistiche, parla un eccellente italiano e sa essere didattico, il che non guasta in un Paese in cui gli studenti scivolano in fondo alle classifiche internazionali. Al di là della matematica, ormai i bambini mancano persino di lessico (delle parole per dirlo), dal momento che i genitori NON insegnano più a parlare -per mancanza di tempo e di cranio. Risultato: la dislessia aumenta esponenzialmente.
Figuriamoci se e come si insegna l'arte di discernere il bello.

1 commento:

  1. concordo nel sottolineare che lo schifo e il degrado imperano, mentre quanto è arricchimento per lo spirito e per l'intelletto viene cassato. Trogloditi sono quelli che agiscono in questo modo,anche se comincio a pensare che lo facciano per oscurare l'ultimo spiraglio di attenzione che questo servizio all'arte, alla cultura, al territorio proponeva con grande rispetto dello studio rigoroso delle opere presentate, oltre ad una raffianta ironia che non guastava a diluire quanto di teorico veniva proposto sempre con misura e garbo.Era un vero piacere ascoltare e guardare i servizi di Daverio:un servizio pubblico per il quale essergli grati

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