lunedì 31 maggio 2010

Gesù in trincea

Goethe nel fuoco dei tamburi, Nietzsche nello zaino e Gesù in trincea - c'era sempre gente che riteneva ancora spirito e arte come forze in se stesse. In Germania il dadaismo era l'unico movimento artistico reale da decenni. Non ridete - vicino a questo movimento tutti gli "ismi" sono diventati, dall'altro ieri, dispute da atélier di nessuna importanza. Il dadaismo non era un movimento "inventato", ma un prodotto organico derivante dalla reazione alle tendenze, vagante fra le nuvole, della cosiddetta sacra arte, i cui sostenitori riflettevano sui cubi e sul gotico mentre i generali dipingevano col sangue. Il dadaismo ha costretto gli amici dell'arte a rispondere con lo stesso gioco.


George Grosz + Weiland Herzfelde
da "l'arte è in pericolo", in Un piccolo sì e un grande no, 1975, ed. Longanesi.

Mantegna+Schad

Luxometro Gazometro. Roma, Notte Bianca 2006

Festival international de l'affiche et du graphisme de Chaumont

Engagée en faveur du graphisme depuis plus de 20 ans, la ville de Chaumont possède aujourd’hui une collection de 35000 affiches historiques et contemporaines de haute valeur.
Le festival de l’affiche et du graphisme qui y est organisé chaque année est un des rendez-vous majeurs du graphisme en Europe avec des expositions et des concours reconnus dans le monde entier. C’est sur cette réussite que se bâtit le projet de la construction à Chaumont d’un Centre International du Graphisme (CIG).
Chargé de sa préfiguration et nouveau délégué général du festival, étienne Hervy prend en charge la direction artistique de cette 21e édition et s’attache à couvrir le champ sans cesse grandissant du design graphique.
La programmation associe à chaque lieu une typologie de supports: affiche ancienne (le constructivisme) aux Silos et au Château du Grand Jardin, affiche contemporaine aux Subsistances, le logo à la Chapelle (avec le film oscarisé Logorama), les livres dans l’ancienne bibliothèque, les systèmes graphiques au Garage, les jeunes professionnels dans l’entreprise Tisza, l’illustration dans les espaces extérieurs… à l’extérieur également, une signalétique conçue par le studio Helmo, viendra donner à la ville ses habits de fête.
http://www.chaumont-graphisme.com

Davanti alla cacciata di Adamo ed Eva, Cappella Brancacci, Santa Maria del Carmine, Firenze

Se fossimo abituati a parlare tra noi da uomini e ad ascoltare senza quella ingenuità pressappochista per cui si deve essere tutti fratelli e tutti buoni, (in nome di cosa poi?), davanti all’affresco del Masaccio resteremmo pietrificati. Quella faccia di donna contratta da un dolore cosciente, ci dovrebbe ricordare che una volta fuori da quel paradiso dove si dice ci fosse un padre, ( e allora si, forse, avremmo potuto essere fratelli) la vita è un assurdo, e che da quel grido di donna in poi, la vita è sempre rimasta così.
Infondo non ho chiesto io di venire al mondo, eppure il male mi avvolge. Nei momenti di lucidità, posso solo affrontare il non senso per cui il male (e quello più evidente è quello della mia propria morte o, ancora di più, del finire della persona che amo) è la più evidente contraddizione all’esistenza di un bene.
Ma ecco, mentre passeggiavo nella Cappella Brancacci, ho notato due uomini di fianco a me. Il più anziano diceva al più giovane che Eva nell’affresco sembra gridare. Diceva poi quel uomo all’amico, che quel grido è la domanda umana di un senso, davanti al male reale dell’esistenza. L’uomo tuttavia parlava piano e non ho ritenuto che qualche frase. Diceva che se l’uomo avverte il male, è perché capisce che così non dovrebbe essere, quasi si ricordasse di essere fatto per un bene. Allora questa domanda fa si che quella mancanza di senso non diventi disperazione, perché almeno si può gridare, mi sembra disse l’uomo allontanandosi, quasi volesse rispondere a me, che non avevo aperto bocca.

venerdì 28 maggio 2010

Ateliers d'artistes de Belleville: Portes Ouvertes

Les Portes Ouvertes
21ème édition
"La fragilité de l'escargot"
Les 28, 29, 30 et 31 mai 2010
de 14h à 21h

Peintres, sculpteurs, graveurs, photographes, plasticiens, céramistes, carnettistes, vidéastes... 250 artistes de Belleville et leurs invités ouvrent exceptionnellement leurs ateliers au public.

Au détour des cours, des jardins et des rues, laissez-vous surprendre par leurs univers ! Quatre jours pour découvrir plus de 150 lieux de travail et de vie, ainsi qu'une programmation transdisciplinaire mêlant arts plastiques, performances, Street art, soirée, jeu de piste...

VISITEZ LE SITE ET REGARDEZ LES AFFICHES DES ANNEES PRECEDENTES:
http://www.ateliers-artistes-belleville.org/pg.php?p=4&c=affiche



giovedì 27 maggio 2010

The primavera - Sandro Botticelli

The Primavera is a painting by the Italian Renaissance painter Sandro Botticelli, c. 1482. It is housed in Uffizi Gallery of Florence.
In 1551, Vasari wrote that the picture which according to him announced the arrival of spring (Primavera in Italian) was in the Medici villa in Castello, near villa de Petraia. In 1477, the estate was acquired by Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici, who was a second cousin of Lorenzo the Magnificent. This is why it was long assumed that the Primavera, as the painting continues to be called, was painted for the fourteen-year-old Lorenzo di Pierfrancesco when the villa was bought. An inventory dating from 1499, which was not discovered until 1975, lists the property of Lorenzo di Pierfrancesco and his brother Giovanni and states that in the 15th century the Primavera had been displayed in Florence's city palace. The painting decorated an anteroom attached to Lorenzo di Pierfrancesco's chambers.

La Primavera di Alessandro Filipepi detto il Botticelli è un'opera realizzata a tempera su tavola di cm 203x314, di datazione incerta (fra il 1477 e il 1490), destinata originariamente alla villa di Castello (probabile collocazione iniziale assieme alla La nascita di Venere), e oggi alla Galleria degli Uffizi di Firenze.

Ricevuto via YouTube da: www.blulight.it/

mercoledì 26 maggio 2010

Il manuale del graphic design & Il libro del layout

Il manuale del graphic design
Progettazione e produzione
L'obiettivo del libro è spiegare l'utilizzo ottimale delle tecniche della produzione per poter controllare il risultato finale dei propri progetti: dalla gestione del colore alla scelta della carta, dalla fustellatura alla stampa a rilievo fino all'elaborazione e al fotoritocco delle immagini. Il volume si presenta come una panoramica completa degli aspetti relativi al governo del progetto di comunicazione visiva. In 200 pagine tutte gli argomenti che in qualche modo contribuiscono al progetto grafico vengono trattate. Ogni argomento è trattato con efficacia didattica riportando le informazioni fondamentali, esempi sempre adeguati e di alto livello progettuale ed espressivo.
L'indice è ben strutturato, ordinato nella sequenza e nella divisione degli argomenti. Il linguaggio è semplice le figure sempre di ottima qualità. Gli schemi ben fatti e facilmente comprensibili anche senza leggere i testi.

Il libro del layout
Storia, principi e applicazioni 
Questo volume esplora il layout nel senso più ampio del termine: spaziando da esempi tratti dalla vita quotidiana fino alle applicazioni nel campo del marketing. L'idea base su cui indaga è il concetto di ibridazione, ovvero guardare oltre ciò che si conosce già e si usa abitualmente per trovare fonte di ispirazione creativa.
Il volume presenta una panoramica completa ed esaustiva degli aspetti tecnici e pratici la cui conoscenza è fondamentale per poter produrre esecutivi riproducibili professionalmente. Interessante l'apertura a problematiche relative a internet.
Il volume è ben strutturato, facile da consultare, più che un volume da studiare dall'inizio alla fine si presenta come un manuale da avere sempre a disposizione con un accesso semplice e diretto agli argomenti che si cercano.

Fonte: aiap.it

lunedì 24 maggio 2010

Proust, Proust,Proust...


Le 15 avril dernier Paris a assisté à l’ouverture , assez silencieuse d’ailleurs, du Musée des lettres et manuscrits, fondé par Gérard Lhéritier, au 222 Boulevard de Saint-Germain.
Le musée débute avec un bon choix : l’expo « Proust, du temps perdu au temps retrouvé » (jusqu’au 29 août 2010). Dans le communiqué de presse on lit : « A travers quelque 160 documents dont plusieurs n’ont jamais été publiés, le tout nouveau Musée des Lettres et Manuscrits présentera un fonds exceptionnel consacré à Proust. Seront exposés aussi bien des lettres que des manuscrits, des dessins, des photographies ou des éditions originales, couvrant presque toute la vie adulte de l’écrivain, de 1894 à sa mort en 1922. Six pièces avaient déjà été montrées dans l’exposition « Marcel Proust » de la BnF en 1965 mais de nombreuses autres sont exposées pour la première fois et ne figurent pas dans l’abondante bibliographie consacrée à l’écrivain » et ça, franchement, nous intrigue.
Nous vous laissons lire la suite sur le site du musée www.museedeslettres.fr

domenica 23 maggio 2010

Aujourd'hui sur les Champs












Durant ce week-end de Pentecôte 23 trois hectares de nature et 150 espèces végétales représentatives de la production agricole et sylvicole francaise verdissent l'avenue des Champs Elysées. Ce jardin extraordinaire est composé d’une mosaïque de 8000 fragments végétaux que chacun pourra acquérir.
Nature Capitale" met en scène plus de 150 espèces végétales représentant la production agricole et sylvicole de toutes les régions de France sur les trois hectares de la plus belle avenue du monde.

http://www.paris.fr/portail/accueil/Portal.lut?page_id=1&document_type_id=2&document_id=83190&portlet_id=21961

venerdì 21 maggio 2010

Alla scoperta di Roma Nascosta

28 Maggio - 6 Giugno 2010

Roma Nascosta
Percorsi di archeologia sotterranea
II edizione

Torna per il secondo anno, dal 28 maggio al 6 giugno 2010, “ROMA NASCOSTA. PERCORSI DI ARCHEOLOGIA SOTTERRANEA”. Un’occasione lunga 10 giorni per visitare oltre 40 siti archeologici sotterranei tra i più importanti della capitale con più di 500 occasioni di visite. Ci saranno archeologi e studiosi per accompagnare i visitatori e raccontare la storia dei luoghi. Ci sarà musica dal vivo ad animare alcuni siti archeologici. Ci saranno laboratori a tema e performance artistiche.

ROMA NASCOSTA offre l’opportunità di esplorare Roma in profondità, nei suoi complessi aspetti.

Ad esempio, la visita alla discenderia (fruibile grazie alla collaborazione con Acea) e ai resti (di proprietà comunale) dell’acquedotto Vergine in via del Nazareno – realizzato per alimentare le Terme di Agrippa e che tuttora alimenta la Fontana di Trevi – sarà l’occasione per ripercorrere parzialmente il tracciato dell’unico acquedotto antico ancora funzionante dall’epoca di Augusto, prima nel suo tratto sotterraneo e poi in quello sopraelevato.

Grazie alla collaborazione tra istituzioni prestigiose come il Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, i Musei Vaticani, il Fondo Edifici di Culto, il Vicariato di Roma, Acea e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, saranno visitabili siti e monumenti difficilmente accessibili al pubblico.

La Rivolta - Honoré Daumier

Honoré Daumier, La Rivolta, 1860, olio su tela
Quel volto potrebbe essere ognuno di noi, quando guardiamo alla realtà pesante di male, con un desiderio di bene. Potremmo essere noi, quando abbiamo avuto bisogno di essere salvati e abbiamo chiesto aiuto, quando ci siamo riconosciuti insieme all’altro che soffre e ci è stato fatto dono delle lacrime, quando abbiamo avvertito di appartenere a quel unum unicum che ci rende tutti uomini e ci siamo con-mossi. Ci riconosciamo insieme, dentro questa rivolta, senza la pretesa di sapere cosa dire o fare, ma con la certezza che nella miseria dell’uomo si trova anche la sua grandezza. Speriamo nella rivolta, in un grido dell’uomo, come se egli sentisse che un bene antico gli viene portato via, come s’egli avvertisse l'esistenza du una memoria genetica comune e positiva.

Parlare di fotografia

"La fotografia come bene culturale. Arte, Professione, Cultura" con questo titolo si svolgerà il 21 e 22 di maggio presso l'I.S.I.A. di Urbino un convegno di studi nazionali che affronterà lo stato della Fotografia in Italia tra Arte e Professione, la sua diffusione nelle istituzioni scolastiche (siano esse pubbliche o private) e le differenti metodologie didattiche.
L'evento offrirà un'opportunità di confronto tra importanti studiosi della materia, addetti ai lavori e fotografi autorevoli, chiamati ad animare i tre principali incontri della manifestazione che saranno dedicati a:

Fotografia e Beni Culturali
con interventi di: 
Elena Berardi (Istituto Centrale di Catalogo e Documentazione, responsabile della catalogazione delle collezioni fotografiche storiche dell'ICCD), 
Barbara Cattaneo (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze), 
Giuseppe Gaeta (Vice Presidente del CNAM, Consiglio Nazionale per l'Alta Formazione Artistica e Musicale), 
Donatella Matè (Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario), 
Anna Perugini (Istituto Centrale di Catalogo e Documentazione), 
Maria Carla Sclocchi (Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario).

Fotografia e Didattica 
con interventi di: 
Alberto Bianda (Grafico, docente), 
Giuseppe Ceraudo (Docente di "Tecniche automatiche di rilevamento e rappresentazione" e "Aerotopografia archeologica" presso l'Università degli Studi di Lecce ed esperto di fotografia aerea), 
Claudio Marra (Critico, Saggista e Docente di "Storia della Fotografia" presso l'Università di Bologna DAMS),
Augusto Pieroni (Critico, Saggista e Docente di "Storia della Fotografia" presso l'Università di Viterbo e di "Storia della Fotografia Contemporanea" alla Sapienza di Roma), 
Tiziana Serena (Ricercatrice presso l'Università di Firenze, docente di "Storia della Fotografia").

Fotografia e Committenza 
con interventi di: 
Mario Cresci (Fotografo), 
Nino Migliori (Fotografo), 
Maria Rosaria Nappi (Ufficio UNESCO del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Storico dell'arte e critico), 
Roberta Valtorta (Direttore del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo).

A testimonianza dell'attenzione che l'ISIA di Urbino rivolge a queste tematiche, è stata allestita una mostra "ISIA FOTOSINTESI" che si inaugurerà il 21 maggio con l'apertura dei lavori; una rassegna composta da un'ampia selezione di tesi di fotografia, realizzate negli ultimi due anni, dagli studenti dell'Istituto.

mercoledì 19 maggio 2010

ROMA-the road to the contemporary art

ROMA - The Road to Contemporary Art apre la primavera romana dell’arte contemporanea presentando 67 gallerie nazionali ed internazionali dal 27 al 30 maggio. Nuova ed unica sede per la terza edizione di ROMA è lo spazio al MACRO Testaccio: la fiera è allestita nei due padiglioni del MACRO Future e nel suggestivo e appena restaurato Padiglione della Pelanda, che, con le sue vasche e caldaie, conserva le affascinanti tracce della sua originaria destinazione.

Gli spazi esterni, antistanti i padiglioni, ospiteranno opere d’arte di grandi dimensioni, nonché un bar, un ristorante, una lounge ed un’area dedicata agli incontri, performances e dj-sets. Grazie ad un’atmosfera piacevole e rilassante gli spazi interni ed esterni della fiera diventeranno luogo di ritrovo e di attrazione per il pubblico di ogni genere.

roma contemporary

martedì 18 maggio 2010

L'impossible photographie, prisons parisiennes (1851-2010)

Exposition de 340 photographies réalisées dans les prisons de la capitale, de 1851 à aujourd'hui.

Ouvert tous les jours de 10h à 18h, sauf les lundis, jours fériés et dimanches de Pâques et de Pentecôte. Du 10 février au 4 juillet 2010. Fermeture des caisses à 17h30.

Musée Carnavalet
23 rue de Sévigné, 3ème, www.carnavalet.paris.fr

LUBA LUKOVA.




Her distinctive art utilizes metaphors,
juxtaposition of symbols and economy of line
and text to succinctly capture humanity’s
elemental themes.

Mrs. Lukova is widely regarded for her New York
Times illustrations and has received commissions
from the Wall Street Journal, Time magazine,
Adobe Systems, Sony Music, Harvard University.
Visually engaging and powerful, Lukova’s work
is exhibited around the world. Her solo exhibitions
have been held at UNESCO, Paris, France;
DDD Gallery, Osaka, Japan; La MaMa, New York.
In 2007 examples of her work will be on display
at Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento,
Italy. Lukova’s work is included in the permanent
collections of the Museum of Modern Art,
New York; The Library of Congress, Washington;
Bibliotheque nationale de France.

Mrs. Lukova is Honorary Laureate
at the International Poster Exhibition
in Fort Collins, Colorado. She has been awarded
with the 2003 Golden Pencil Award
at the One Club, New York; the 2001 Savignac
International Poster Salon Grand Prix, Paris;
and the 2000 ICOGRADA Excellence Award.
http://www.lukova.net/

maXXI a Roma, tra arte e architettura

Il  29 maggio 2010 il Museo nazionale delle arti del XXI secolo aprirà le sue porte. Il MAXXI anticipa l’apertura al pubblico del 30 maggio con una giornata inaugurale (15.000 registrazioni in solo 9 giorni).


"Il MAXXI intende costituire un riferimento nazionale
per le istituzioni pubbliche e private operanti in Italia
e all'estero, così come per gli artisti, gli architetti e il pubblico
più vasto, con un lavoro approfondito di valutazione
del presente che delineerà un quadro in costante aggiornamento
sullo sviluppo delle arti e dell'architettura del XXI secolo."

Ecco le mostre ignagurali:

Spazio. Dalle collezioni di arte e architettura del MAXXI
30 maggio 2010 - 23 gennaio 2011

Gino De Dominicis. L’Immortale
30 maggio - 7 novembre 2010

Luigi Moretti architetto. Dal Razionalismo all’Informale
30 maggio - 28 novembre 2010

Kutlug Ataman. Mesopotamian Dramaturgies
30 maggio - 12 settembre 2010

venerdì 14 maggio 2010

Nuit des musées

Le Secrétaire Général du Conseil de l’Europe renouvelle son patronage à La Nuit européenne des musées

Pour la cinquième année consécutive, le Secrétaire Général du Conseil de l’Europe a accordé son patronage à ‘La Nuit des musées’ qui se déroulera simultanément le samedi 15 mai 2010 dans les pays signataires de la Convention culturelle européenne. Cette initiative est unique non seulement pour son impact européen mais aussi pour l’occasion qu’elle offre d’attirer un public plus large, notamment jeune ou de proximité, vers les richesses de notre patrimoine commun.
Dans le site la liste des villes participantes:
www.nuitdesmusees.culture.fr

mercoledì 12 maggio 2010

Paul Gauguin, Visione dopo il sermone


Paul Gauguin, Visione dopo il sermone: cm. 73 x 92, Edimburgo, National Gallery of Scotland

Come quelle ragazze dagli abiti tradizionali, ci si chiede chi siano quei due personaggi che lottano. Alcune di loro credono di averlo capito e si inginocchiano. Quella di profilo, in primo piano, lascia invece che il fatto si spieghi da solo, senza interpretazioni, e ha il viso tutto teso a capire.
Gauguin dipinge la lotta di Giacobbe con l’angelo, raccontata dalla Genesi. Le pennellate veloci che danno vita ai due corpi non esprimono tuttavia un’apparizione eterea e celeste; quel essere alato, ci colpisce più per il gesto deciso delle braccia che costringono Giacobbe a piegarsi, piuttosto che per quelle ali.
Giacobbe era un uomo accomodato, presuntuoso in quanto certo di potersi "fare da solo", il quale però in gioventù, momento in cui il destino di ognuno mette le se basi, riceve una promessa da Dio ("Ecco: io sono con te e ti custodirò dovunque andrai"). Ma Giacobbe, il cui nome è traducibile con la parola “inganno”, vorrà dimenticare quella promessa, e continua come se nulla fosse successo, come chi si crede senza padre. Quella promessa torna solo nei momenti di dolore, quando i fatti, la vita, la minaccia della vendetta di suo fratello Esaù, lo mettono alle strette. Proprio la notte prima del giorno fissato per rincontrare suo fratello, e trovare, forse, la morte, Giacobbe resta solo sulla riva del fiume, ha paura, e si ricorda della promessa di quel dio dimenticato. Cerca protezione in un dio che non esiste, gioca, insomma, la carta della “religione”, affinché la divinità si schieri dalla sua parte. Egli invoca, in realtà, un dio inventato.
Ed è invece un uomo (il racconto della Genesi non parla di angeli né di visioni) che lo viene a visitare nella notte, lungo la riva di quel fiume, durante il momento della sua personale angoscia umana. E Giacobbe sa di dover lottare, fisicamente, contro di lui, fino allo spuntare dell’alba. Non si tratta di una lotta “spiritualista” o intimistica. Il Dio che lotta si presenta come uomo, entra nel fatto, concretamente e terrenamente. Ci si chiede allora, (come quelle ragazze olandesi che assistono all’episodio che avviene nella loro quotidianità, dopo il sermone domenicale), come sarebbe la vita se quel Dio che si espone nei fatti umani esistesse, se quelle promesse riguardassero l’oggi, e se decidessimo di accettare la nostra lotta con lui, Dio, non più immaginato, ma presente. "Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto", dice Giacobbe a quel uomo, come per dire: combatterò finché tu non sarai compagnia ai miei giorni".

martedì 11 maggio 2010

Benvenuti nel mondo della Borsa!

In Africa gira una storiella per spiegare alla gente, a digiuno di economia, la frana finanziaria e il crollo delle Borse che hanno travolto il globo. 
«Un giorno, uno sconosciuto arriva in un villaggio e annuncia agli abitanti che è pronto a comperare scimmie a 10 dollari l'una. Subito, quei paesani vanno in foresta e catturano scimmie a centinaia, a migliaia addirittura. 
Poco a poco, la popolazione dei primati si assottiglia e i cacciatori devono ridurre il ritmo. Lo sconosciuto annuncia che, d'ora in poi, pagherà 15 dollari la scimmia. I paesani raddoppiano lo zelo, e così, ben presto, non si trova più una sola scimmia nella foresta. 
Allora, lo sconosciuto offre prima 20 e poi 50 dollari per animale, avvertendo, però, che deve assentarsi. Sarà il suo aiutante a comperare le loro prede. Questi riunisce la gente e indica le gabbie con le migliaia di scimmie che il padrone ha comperato. "Se le volete – dice – ve le cedo a 35 dollari l'una. Così, quando il mio padrone tornerà, potrete rivendergliele a 50". Accecati dalla prospettiva dell'arricchimento facile, i paesani vendono i loro beni per riscattare le scimmie. Incassato il malloppo, l'assistente sparisce nella notte. Né lui né il padrone si vedranno più. 
Nel villaggio, solo scimmie che corrono all'impazzata» 
Fonte: www.nigrizia.it

Lorem Ipsum (dolor sit amet) ...

Il Lorem ipsum è un insieme di parole utilizzato da grafici, designer, programmatori e tipografi come testo riempitivo in bozzetti e prove grafiche. È un testo privo di senso, composto da parole in lingua latina (spesso storpiate), riprese pseudocasualmente da uno scritto di Cicerone del 45 a.C.
Il testo è stato utilizzato per la prima volta nel 1500 da uno stampatore dell'epoca per mostrare i propri caratteri, da allora è diventato lo standard dell'industria tipografica. www.lipsum.com

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moins 1 jour


Le Centre Pompidou-Metz, dont le bâtiment est signé par l’architecte japonais Shigeru Ban, ouvre ses portes demain. Environs 700 œuvres ont été prêtées par son grand frère parisien pour l’occasion.
Visitez le site :
www.centrepompidou-metz.fr

domenica 9 maggio 2010

Le avventure di Sir Edwin Fuzz IX



Veniamo ora al misterioso personaggio noto nel milieu come "l'uomo". Ecco la figura chiave nel dramma stupefacenti. Intorno a lui tutti i centri di attività della malavita perché egli è il principale agente di dispensazione dei farmaci così disperatamente agognata da dei criminali. Nota in particolare il temperamento sadico di questo criminale, la sua straordinaria capacità di dissimulare la sua apparizione nel più stravagante del travestimento, che lo ha tenuto per anni fuori dei tentacoli della polizia. E 'stato, infatti, la loro incapacità di lunga data a catturarlo che ha indotto l'FBI a scovare i servizi di Sir Edwin Fuzz. E sarà poi riferito come Sir Edwin riuscì finalmente a intrappolare questo premio cattura ,per la sua gloria eterna negli annali delle vittorie della polizia.
"l'uomo" e sua moglie

venerdì 7 maggio 2010

onceava bienal internacional del cartel en México 2010


Pueden participar diseñadores gráficos, estudiantes de diseño, artistas plásticos, fotógrafos y productores gráficos, sin importar su nacionalidad. Los participantes deben presentar un máximo de cuatro carteles o una serie que constituya una sola obra en cualquiera de las siguientes categorías: A) carteles de temas y actividades culturales B) carteles de temas políticos y sociales; C) carteles publicitarios de eventos comerciales, productos o servicios; D) cartel inédito bajo el tema Carteles por la biodiversidad.
http://www.bienalcartel.org.mx/

David Foldvari


La ilustraciones de David Foldvari son un vivo ejemplo del diseño sanguíneo de las ultimas épocas, hoy ya no se diseña mas el sol y el abrazo, solo la dureza si ternura. Aun así, en el dolor de las líneas negras, la esperanza espera de desaparecer por completo.

L'incredulità di Tommaso

«Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». 
Gv 20,25

Finché non lo vedo, non ci credo. Ecco da dove proviene questo pragmatico detto. Non da un filosofo, intellettuale o teologo, ma da un uomo semplice , quali erano gli apostoli. Ecco l'insicurezza umana, il dubbio... la scena gira tutta intorno a quell'atto concreto di toccare l'Uomo, la carne: "et Verbum Caro factum est". Le tre teste degli apostoli sono disposte a forma di semicerchio, illuminate dal torso ferito del cristo, avvolto nel manto della vita nuova. Le quattro figure formano una specie di croce, le espressioni sono quelle di chi osservando non riesce a spiegarsi con la semplice ragione ciò che vede, l'unico modo è toccare con mano, "expertus potest credere". Il Caravaggio rassicura l'uomo, facendogli vedere che c'è sempre la fragilità umana, e che allo stesso modo, c'è sempre l'opportunità di verificare, di provare in prima persona, di fare esperienza.

L'incredulità di Tommaso
Bildergalerie, Potsdam


Stone on Stone


Stone on Stone [CLIP] from Rob Carter on Vimeo
2009, 7 minutes 44 seconds | 1080 x 1080 pixel digital video projection
B&W/Color/Sound | (Clip taken from the 3rd to 6th minute) | robcarter.net
“Stone On Stone” is a stop-motion video animation that uses the architectural language of High Gothic and Modernism to invent a contradictory history of their evolvement. The theme starts and finishes with the vast and unfinished Cathedral Church of Saint John the Divine, NYC. It is contrasted with Le Corbusier’s La Tourette monastery in France, competed in 1960. The video uses this anomalous but single-minded architectural vision as the foundation for a new emergence of Gothic religious expression, resulting in a complete and unified fantasy cathedral – akin to the building that the Church of Saint John might have aspired to be.

Tutto il teatro in un manifesto. Polonia 1989-2009

Tutto il teatro in un manifesto. Polonia 1989-2009 
Un racconto visivo nel teatro polacco. Grafica, installazioni e video 
In programma dal 6 maggio al 12 settembre 2010 alla Casa dei Teatri "Tutto il Teatro in un manifesto. Polonia 1989-2009", la mostra dedicata agli artisti polacchi che hanno rappresentato il teatro e non solo curata da Sergio Maifredi e Danièle Sulewic con la consulenza scientifica diPietro Marchesani.
Attraverso 90 manifesti d'artista realizzati dagli anni '60, partendo dal maestro Henryk Tomaszewski fino alla preziosa presenza del "Wozzeck" di Jan Lenica, installazioni di Danièle Sulewic, filmati, scenografie, manichini creati per il Nowy Teatr di Poznan, in Polonia, ed un allestimento scenografico degno di un teatro, questa straordinaria rassegna testimonia unospaccato dei cambiamenti avvenuti nella società e nella cultura polacca prima e dopo i fatti di Danzica e la caduta del Muro di Berlino.
In Polonia, dalla fine dell'800, durante l'occupazione e per tutto lo scorso secolo, fino all'89, il manifesto per le rappresentazioni teatrali realizzato da artisti noti oltre a essere un modo di fare arte, di grande tradizione, consentiva anche a intellettuali non allineati di comunicare e esprimersi superando i rigidi paletti della censura.
Dopo la caduta del Muro, questa peculiare forma d'arte continua e sviluppa nuove energie e linguaggi personalissimi, regalando vere e proprie opere realizzate da artisti, come Wieslaw Walkuski, Rafal Olbinski, Stasys Eidrigevicius, il maestro Tomasz Boguslawski che da Danzica sarà all'apertura della mostra, unitamente al gallerista Krzysztof Dydo prestatore dei manifesti.

Il percorso della mostra si articola in cinque stanze.
La prima è dedicata ai Festival, creata per mostrare l'ingegno internazionale degli artisti polacchi. Sono, infatti, esposti i manifesti che vogliono catturare lo sguardo dello spettatore portandolo verso una visione che ora appare divertente ed infantile e poco dopo appare inquietante e cruenta.
Si prosegue con "La stanza del potere" dove sui manifesti vengono rappresentate corone fatte di macigni da portare sul capo, o aguzze come tagliole, o sfilacciate ed inconsistenti come brandelli di un tessuto che non vuole saperne di stare insieme, oppure ancora divengono mandibole di teschi. Le teste dei sovrani si trasformano in uova o in bistecche sanguinanti, le bocche vengono imbrigliare da museruole, corde violente perforano occhi e gengive.
La terza stanza omaggia i grandi maestri, ormai detentori di un'arte anacronistica, maestri che impiegano tre mesi per realizzare un solo poster e che rischiano di essere spazzati via dalla "generazione Photoshop".
La stanza successiva è dedicata al luogo in cui è stata concepita questa mostra: il Nowy Teatr di Poznan, teatro assolutamente radicato in un territorio ed al tempo stesso decisamente internazionale, aperto a progetti europei. Grazie al direttore Janusz Wisniewski, è uno dei pochi teatri che ancora con passione, commissiona i poster ai grandi artisti.
L'ultima è "La stanza dei giochi". Insieme al potere c'è un altro elemento che sembra ricorrente tra gli artisti polacchi ed è il gioco. Non esattamente un gioco infantile, ma un gioco fatto di accostamenti ironici di oggetti, corpi, volti. Ed allora una casa si trasforma in un gatto, un bustino in un corpo di donna, due guanti appesi in mani insanguinate, figurine ritagliate in un altalena "per adulti".

Durante il periodo della mostra verrà proposta un'antologia di film di animazione polacchi d'autore.
Il cinema di animazione polacco, insieme ai film di Wajda e Kieslowski, ai manifesti d'arte, al Teatro di Grotowski e Kantor, ai poeti vincitori del premio Nobel è stato uno dei migliori biglietti da visita della cultura polacca negli ultimi tre decenni.
La mostra è promossa dalComune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione,Biblioteche di Roma, ETI Ente Teatrale Italiano, Municipio Roma XVI e organizzata daTeatri Possibili Liguria:"Tutto il Teatro in un manifesto. Polonia 1989-2009" è allestita in collaborazione conFondazione Palazzo Ducale di Genova, Istituto Polacco di Roma, Goethe-Institut Genua con il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica di Polonia. Sponsor tecnici: Giver Viaggi Tour Operator, Grand Hotel Savoia Genova, Hotel Enterprise Milano, Hotel Pulitzer Roma.

INAUGURAZIONE E INCONTRI IN PROGRAMMA
Giovedì 6 maggio alle ore 12 - Inaugurazione della mostra "Tutto il Teatro in un Manifesto" Interverranno Sergio Maifredi, direttore Teatri Possibili, Jaroslaw Mikolajewski, direttore Istituto Polacco di Roma. Saranno presenti: Krzysztof Dydo, gallerista - Tomasz Bogulaskwi, docente all'Università di Danzica e autore di alcuni manifesti in mostra. Visita guidata a cura di Sergio Maifredi e Danièle Sulewic.
Venerdì 7 maggio alle ore 11 - Incontro sulla grafica polacca con Tomasz Bogulaskwi e Krzysztof Dydo in collaborazione con l'Istituto Polacco di Roma, la rivista "Progetto grafico" e con l'AIAP Lazio. Interverrà inoltre Dario Evola, docente Accademia di Belle Arti di Roma. Visita guidata alla mostra.
Martedì 8 giugno ore 17 - Teatro della trasformazione - trasformazione del teatro. Teatro Polacco 1989 / 2009 - Conferenza di Tomasz Kierenczuk. Introduzione di Sergio Maifredi, curatore della mostra e regista residente al Nowy Teatr di Poznan, Polonia.

Il teatro in Polonia ha vissuto negli ultimi vent'anni grandi e interessanti trasformazioni. L'apertura delle frontiere, la fine della censura ed altri esiti della svolta del 1989 hanno fortemente influenzato l'arte teatrale in Polonia, che si è confrontata con il bisogno forte di creare un linguaggio nuovo, un nuovo rapporto con il pubblico e con la realtà. Ne parlerà il critico Tomasz Kierenczuk, direttore letterario del Teatr Nowy di Cracovia, nella presentazione del progetto Teatro della trasformazione - trasformazione del teatro. 1989-2009, di cui fa parte anche lo spettacolo La filosofia nel boudoir presentato il giorno successivo all'Angelo Mai di Roma. Nel corso del progetto verranno organizzati inoltre incontri di studio e workshop per giovani artisti italiani.

Luogo: Casa dei Teatri (Villino Corsini – Villa Pamphilj)
Indirizzo: Largo 3 giugno 1849 ang. via di San Pancrazio (ingr. Arco dei Quattro Venti)
Data: dal 6 maggio al 12 settembre 2010
Orario di apertura: 10-19 dal martedì alla domenica
chiusura estiva: dal 9 al 30 agosto 2010
Ingresso: Libero
Infoline: 060608 (tutti i giorni dalle 09:00 alle 21:00)
Link: www.bibliotechediroma.it - www.enteteatrale.it - www.teatripossibililiguria.it

Fonte: http://www.culturaroma.it/servizio/59/65/9078/10373/10503/calendario_evento.asp

Designer (Germany vs. UK): Dieter Rams vs. Jonathan Ive

  


WORKS

mercoledì 5 maggio 2010

Designer (Japan): Rie Sambo


Soluzioni d'angolo

Già ai tempi della Grecia antica, l’architettura, l’arte del costruire secondo un ordine, ha avuto a che fare con il problema della “soluzione d’angolo”. Come fare incontrare due lati, due o più materiali, due o più muri, come risolvere un angolo? Come giocare con la percezione umana di un angolo? O come declinare l’invito a giocare?
Alcuni hanno detto e scritto che ci si trova davanti a un falso problema, a un trucchetto per architetti poco dotati. Ma DaSeyn invita il lettore, se è ancora in vita, a uscire di casa e osservare gli angoli dei palazzi che costruiscono la sua città e restare, anche se accade rare volte, stupito del genio umano, soprattutto quando esso opera nello spazio comune.
Oggi passavamo da Parigi. Vi inviamo alcuni angoli, la cui bellezza sta nel non notarli.
Se il signor lettore lo desidera, è invitato a mandare fotografie di angoli della sua città a daseyn2009@gmail.com

domenica 2 maggio 2010

Bing Crosby Louis Armstrong' Now you has Jazz'

High society, musical de Charles Walters, 1956, avec Bing Crosby, Grace Kelly, Frank Sinatra, Louis Armstrong and His Band

Mahmoud Darwich, Une mémoire pour l’oubli

À l’hôtel Commodore, bunker des journalistes étrangers, un journaliste et écrivain américain m’interroge :
- Qu’est-ce que vous écrivez durant cette guerre ?
- J’écris mon silence.
- Voulez-vous dire que la parole est désormais aux canons ?
- C’est cela, leur voix domine toutes les autres.
- Que faites-vous alors ?
- J’appelle à la résistance.
- Sortirez-vous vainqueurs de cette guerre ?
- Non, mais ce qui compte c’est que nous survivions. Survivre, c’est cela notre victoire.
- Et ensuite ?
- Ensuite, une autre époque commencera
- Quand recommencerez-vous à écrire ?
- Quand les canons se tairont davantage, quand je ferai exploser mon silence plein de toutes ces voix, quand j’aurai trouvé un langage adéquat.
- N’avez-vous pas un rôle à jouer ?
- Non, je n’ai pas de rôle poétique maintenant. Mon rôle est ailleurs ; c’est d’être ici, avec les habitants, avec les combattants.

Une mémoire pour l'oubli
Le temps : Beyrouth
Le lieu : un jour d’août, 1982