mercoledì 31 dicembre 2014

2015: Eventi previsti, ricorrenze, fenomeni astronomici

Eventi previsti
Gennaio
1º gennaio:
la Lituania adotta l'Euro come moneta corrente.
la Lettonia assume la presidenza di turno dell'Unione europea.
Termine per il raggiungimento degli obiettivi della Dichiarazione del Millennio.
Febbraio
23 febbraio: è previsto l'arrivo della sonda spaziale Dawn della NASA sul pianeta nano Cerere
Aprile
3 aprile: Commemorazione della morte di Gesù secondo il calendario Ebraico (14 nisan) chiamato anche Pasto serale del Signore. Si terrà in tutto il mondo.
5 aprile: Pasqua cattolica.
Ostensione straordinaria della Sacra Sindone che si protrarrà sino a giugno.
Maggio
1º maggio: Inizia la manifestazione dell'Expo 2015 nella città di Milano. Si concluderà il successivo 31 ottobre.
12-16 maggio, 60ª edizione dell'Eurovision Song Contest, in Austria
Luglio
1º luglio: il Lussemburgo assume la presidenza di turno dell'Unione europea.
14 luglio: massimo avvicinamento della sonda NASA New Horizons al pianeta nano Plutone. La sonda osserverà il pianeta da una distanza di circa 12.500 km dalla superficie.
Ottobre
31 ottobre: Si conclude a Milano l'Expo 2015.

Astronomia
20 marzo: eclissi solare totale centrale.
luglio: le agenzie ESA e NASA lanceranno la sonda spaziale LISA Pathfinder per cercare di individuare prove sperimentali dell'esistenza di onde gravitazionali.
15 luglio: la sonda New Horizons raggiungerà Plutone.
28 settembre: eclissi lunare totale.

Ricorrenze
750 dalla nascita di Dante
200 anni dalla nascita di San Giovanni Bosco
300 anni dalla morte di Luigi XIV
10 anni dalla morte di Papa Giovanni Paolo II
50 anni dalla morte di Malcolm X
200 anni dalla Battaglia di Waterloo

lunedì 22 dicembre 2014

Ipse dixit: I sì si succedono ai sì

ell'amore, i sì si succedono ai sì, all'infinito. E, se non fosse così, non esisterebbe neppure la fede, che è la cosa più ragionevolmente normale che ci sia al mondo. E' fatta così: di sì dietro a sì, per meraviglia, per attrazione, per ragione: per amore.
E' un mare in cui nàvighi. Non è una dimostrazione filosofica! E, mentre stai navigando, ti vien poi la paura di affogarci. E ti domandi, coi brividi per il futuro: E se annegassi?. Se ami davvero, quando ti fai questa domanda sei già annegato.
Si chiama affidarsi per sempre. Amarsi per sempre. E' la passione, secondo me. Ogni altra cosa che si intenda per passione è solo una roba da bestie."
Antonio De Petro, Fuor della vita è il termine

giovedì 18 dicembre 2014

Gare de Paris Saint-Lazare


I famosi non-luoghi della città contemporanea sono ambienti di passaggio, che ospitano milioni di persone al giorno ma a cui nessuno direbbe mai di appartenere: stazioni, centri commerciali, passaggi metropolitani. Nessuno "arriva" in questi non-luoghi; tutti, invece, li utilizzano.
Eppure ci sono dei non-luoghi da cui si è attirati non solo per la funzione che ospitano, ma per ciò che sono venuti a significare col tempo, o per ciò che è insito nel loro spazio stesso; si può dire, allora, che diventano luoghi.
Recentemente, noi di Daseyn siamo capitati nella Gare Saint-Lazare, a Parigi.
Questa stazione, costruita nella seconda metà dell'Ottocento, è posta a nord-ovest della città, ed arrivandovi con il treno si assiste a prospettive sempre diverse.

Save Chandigarh


designboom presents save chandigarh from designboom on Vimeo.

mercoledì 17 dicembre 2014

Campo de batalla

Via Pocherighe

Una carta de Héctor Anaya a Francisco Prieto

Te escribo, Paco, para expresarte mi admiración, pero sobre todo mi agradecimiento, porque tras haber leído tu novela Campo de batalla, no puedo sino agradecerte que hayas producido una novela, tan verdaderamente ejemplar -no como las de Cervantes-, de una belleza estremecedora, intensa, de fina arquitectura, equilibrado apasionamiento y una creatividad propia de la madurez literaria, que deviene en lección magistral. Y todo ello, en los linderos del duelo y el vagaroso reproche.

martedì 16 dicembre 2014

"E chiamarmi..." - Calendario I Sant'Innocenti 2015


E CHIAMARMI…

Ogni volto è una storia. E il volto di chi si ama lo si porta scolpito nel cuore per sempre. Quest’anno il calendario dell’associazione I SANT’INNOCENTI (ISI) vuole mettere a tema la storia: la storia di ISI è una storia fatta di persone, bambini, adolescenti, volontari, amici che dedicano la vita a creare un rapporto, ad accompag- nare chi ha bisogno di un sostegno, spendendo il proprio tempo e il proprio denaro per una creatività nel futuro, proprio perché, come dice la poesia del professor Giovanni Riva, “tu non sei come l’erba che cresce”. La storia è storia se crea dei legami, che restano nel tempo, perché il tempo che passa non scorra via, ma indichi l’arrivare di qualcosa e qualcuno di nuovo. E i legami ISI li costruisce nell’educazione, in un incontro umano riuscito, in luoghi come il Centro di Assistenza Integrale “Las Abejitas”, in un progetto che punta sulle nuove generazioni. I SANT’INNOCENTI (ISI) presenta qui alcuni volti e le storie dei bambini de “Las Abejitas”.

IL FOTOGRAFO
Alejandro Mátzar, fotografo guatemalteco professionista, ha dedicato la maggior parte della sua attività alla fotografia umanitaria, appoggiando istituzioni come lo Sviluppo Sociale della Municipalità del Guatemala, il Servizio Civile di Riserva militare del Guatemala e diverse ONG. Ha già collaborato alla edizione del calendario The Others dell’associazione I Sant’Innocenti nel 2014.

Hong Kong, città di profughi

lunedì 15 dicembre 2014

Arlt & Thomas Bonvalet

Voilà un disque inhabituel, rempli de comptines effrayées, de danses de joies, de rock idiot, de rituels chamaniques bricolées, de ballades bruitistes et de chansons d’amour prises dans la tempête. Arlt & Thomas Bonvalet, avec un art joyeux du paradoxe, de l’amour fou et de la bagarre réforment la chanson française à leur manière hirsute et poétique, font avancer les musiques traditionnelles et déplacent les musiques expérimentales sur une marelle tracée au charbon. De l’alcool fort.

Après deux premiers albums, La Langue et Feu la figure, parus sur le label Almost Musique, les deux troubadours dégénérés de Arlt (Eloise Decazes et Sing Sing) ont demandé au multi-instrumentiste Thomas Bonvalet, auteur d’une oeuvre protéiforme pleine de bruit, de fureur et de mystère (au sein de Cheval de frise, L’ocelle mare, Powerdove) de réarranger leur répertoire, le matraquer, le mettre en péril. Tous trois ont à cette occasion ré-enregistré 9 morceaux déjà connus du duo ainsi que deux inédits (« Grande fille » et « Le ciel de Lille ») en une poignée de jours, à la maison, en compagnie de l’ingénieur du son Adrian Riffo.

domenica 14 dicembre 2014

DaSeyn su Pocherighe


Il sito www.pocherighe.org, spazio del Centro Studi Tonalestate, che si occupa di cultura, letteratura, scienza, storia e politica, ha cominciato una rubrica sull'arte, in collaborazione con DaSeyn.
Pocherighe sull'arte

Suicide Note from Palestine


A violent Israeli attack on the Gaza strip is projected on numerous TV screens. Amidst the chaos of screaming sirens and shelling, Amal, embodying her own country, Palestine, is lying in a hospital bed in the middle of the stage. Her heartbeat has stopped and medical staff wearing white, UN-marked coats are trying to resurrect her. Amal has decided to die as a political act.

Suicide Note from Palestine, originally produced in 2013 and performed to wide acclaim in Jenin Refugee Camp, is now re-staged and performed to new audiences. The play opens on December 18 at The Freedom Theatre. 

Suicide Note from Palestine uses social satire to present a rare window into the younger generation of Palestine; a generation just as hopeless about their present as they are about the future. The play centers around Amal, a young woman who during an intense nightmare is confronted with strange characters that represent some of the key players that shape the history, land, politics and occupation of her country.

Read more about the play.



PERFORMANCES

Thursday December 18, at 15:00
The Freedom Theatre, Jenin Refugee Camp

Friday December 19, at 15:00
The Freedom Theatre

Saturday December 20, at 15:00
The Freedom Theatre

December 28, at 16:30
Yes Theatre, Hebron

December 30, at 18:00
Dar Al-Kalima College, Bethlehem

Suicide Note from Palestine is funded by the EU and by Sida, as part of the PAN program.

venerdì 12 dicembre 2014

New ‘8-Bit’ Watercolor Paintings Inspired by Atari and Nintendo Graphics by Adam Lister


New ‘8 Bit Watercolor Paintings Inspired by Atari and Nintendo Graphics by Adam Lister watercolor pop culture painting Artist Adam Lister continues his examination of pop culture and art history through these unusual watercolor paintings inspired by his love for 8-bit graphics found in old Nintendo and Atari video games. These are some of his more recent paintings, and you can see plenty more on his website where he has quite a few prints available.

mercoledì 10 dicembre 2014

Chiacchiere su Venezia città

Via ste:pol:ar

Le nostre polemiche sono sterili (come dice il nome stesso del blog) ed è proprio per questo che possiamo permetterci di pubblicare racconti, descrizioni, a volte solo immagini o brani tratti da altri autori. Abbiamo pubblicato pochi articoli a distanza di mesi l’uno dall’altro, quasi alla ricerca di una sterilità sempre più rilevante.
Ciò non vuol dire che i nostri pensieri non siano inquietati dall’inconcludenza.
Assieme all’altro latitante admin mi era nata la voglia di riprendere a scrivere qualcosa per il blog.
Che sia il nostro parere sulla biennale di Koolhaas o le emozioni scaturite dalla visita ai progetti di Carlo Scarpa, poco importa: riprendere, cominciare o abbandonare l’analisi di un qualcosa è sempre impegnativo.

giovedì 4 dicembre 2014

Lina Bo Bardi, un'architetta romana in Brasile

In occasione del centenario della nascita, si terrà nella Facoltà di Architettura – sede di Valle Giulia – per la prima volta a Roma, nella città che le ha dato i natali – il Convegno Internazionale di Studio su Lina Bo Bardi architetta nata a Roma il 5 dicembre 1914 e laureata alla Regia Scuola di Architettura (oggi Sapienza) nel 1939.



Il Convegno Internazionale di Studi è il secondo evento del centenario e ha lo scopo di riunire la comunità scientifica degli studiosi sui legami tra gli anni italiani e brasiliani di Lina Bo Bardi ritenendo che il prima e il dopo della sua vita umana e professionale siano molto più intrecciati di quanto finora sia stato messo in evidenza. Nell’opera brasiliana di Lina Bo Bardi c’è l’impronta dell’umanesimo italiano, del surrealismo europeo, del modernismo brasiliano e delle culture popolari di ambedue i paesi.



Il convegno si svolge in due giornate ed è articolato in tre sessioni tematiche riguardanti gli anni italiani, gli anni brasiliani e le opere di Lina Bo Bardi. Conclude il convegno la tavola rotonda “Learning form Lina” sulla attualità della figura e della sua architettura.



Lina Bo Bardi (1914-2014)
Una architetta romana in Brasile
Convegno Internazionale di Studi
Università La Sapienza
Aula Magna Bruno Zevi
via Antonio Gramsci 53, Roma

Città, paura e desiderio - Articolo 23 di Vittorio de Seta

La Biennale di Venezia - A meeting with Steve Reich / Leone d'oro alla carriera

martedì 2 dicembre 2014

Il castello errante di Howl

Howl’s moving castle, 2004, di H.Miyazaki.
Il 2004, anno di uscita del film, ci ricorda tragedie come lo tsunami in Oriente, la guerra in Iraq e tanti altri conflitti che non hanno ancora fine e ancora una volta Hayao Miyazaki vuole dire la sua, con questo nuovo cartone animato, poetico e profondo

Ma partiamo dall’inizio. Inghilterra (o Austria, o Alsazia, o Alpi italiane, ovunque…), fine Ottocento. Sofie è una ragazza con una vita piuttosto grigia, lavora nel negozio di capelli appartenuto a suo padre e si trova per caso sulla strada di Howl, un giovane mago dagli incredibili poteri. Questa casualità le rende il bersaglio di una maledizione della perfida Strega delle Lande che la trasforma in una vecchia ottuagenaria. L'unica speranza per Sophie è quella di ritrovare Howl per farsi liberare, ma il giovane mago abita in un castello errante che cambia continuamente posizione.

lunedì 1 dicembre 2014

Ebihara Kinosuke, "Uomo che costruisce un'imbarcazione", 1954

Ci sono quadri il cui soggetto è così evidentemente allegorico che ne fa, a prima vista, una scena monumentale, che, in quanto tale, dà una certa noia ed un rigetto per la pomposità.
Quest'opera, per quanto allegorica e monumentale, sfugge dalle definizioni e risulta originale ("originale" significa due cose: "che origina altro" e "che concerne l'origine", che parte dal punto originante). 
Infatti, l'uomo rappresentato è, sì, eroico e fiero; ma, allo stesso tempo, è ancora indefinito, è in via di definizione. Dalle gambe alla testa, il disegno è sempre meno definito. E' fatto della stessa materia dell'imbarcazione che costruisce; potremmo dire che egli è il suo lavoro, e perciò che, attraverso la costruzione della struttura di legno, costruisce se stesso. Non è il "lavoro che nobilita l'uomo", inteso come professione, come condizione in cui siamo immersi, ma quel lavoro di costruzione della realtà stessa, quei due o tre che si mettono insieme e formano una compagnia non casuale di persone.
C'è, però, un terzo elemento nel quadro, oltre all'uomo e all'imbarcazione: è il cielo, dipinto non come sfondo, ma come contrasto con ciò che è terrestre, e che perciò lo informa. Se in quest'immagine non vi fosse il cielo, tutto sarebbe confusamente giallo, senza confini, senza definizione.

Dal 1923, data in cui si reca in Francia, al 1934 quando ritorna in Giappone, Ebihara conduce la sua vita di pittore a Parigi. Prescelto al Salon d'Autumn è scoperto dal commerciante d'arte Henri Pierre Roger e diviene così un pittore a contratto. Approfondisce molto l'amicizia con Giacometti e Campili, e la sua presenza diventa tale che viene individuato come la colonna portante del futuro dell'Ecole de Paris. I pittori giapponesi che in questo periodo soggiornano a Parigi sono numerosi, ed il fatto che la figura di Ebihara sia considerata seconda soltanto a quella di Fujita Tsuguharu è dovuto probabilmente al particolare lirismo emanato dai suoi purissimi azzurri. 
In seguito alla crisi delle gallerie d'arte di Parigi, è costretto a tornare in patria, dove mette a frutto le conoscenze apprese durante il suo soggiorno, specialmente quelle compositive e di purificazione dei colori.
Nel Dopoguerra, i suoi soggetti riguardano spesso la ricostruzione del Giappone.
Nel 1968, per incontrarsi con Fujita, ricoverato in una casa di cura in Svizzera, ritorna in Europa, e muore in Francia nel 1970.


domenica 30 novembre 2014

Ipse Dixit - Walter Benjamin


La musica, che rende così stancante viaggiare con il film, nel Kaiserpanorama (1) non esisteva. Mi sembrava che le fosse superiore un effetto insignificante, anzi addirittura fastidioso. Era uno scampanellio che risonava pochi secondi prima che l'immagine si spostasse con uno scatto per lasciar posto inizialmente a un vuoto e poi all'immagine successiva. E ogni volta che echeggiava, le montagne dalla vetta ai piedi, le città con tutte le loro lucenti finestre, le stazioni con il loro fumo giallo, i vigneti fin nella più minuscola foglia, risultavano permeati dal dolore dell'addio. 
Mi convincevo che per quella volta era impossibile sfruttare appieno la meraviglia di quei luoghi. E allora nasceva il proposito, mai mantenuto, di tornare di nuovo il giorno dopo. Ma prima ancora che avessi preso una decisione, l'intera struttura, da cui mi separava il rivestimento in legno, trasaliva; l'immagine barcollava nella sua piccola cornice per svignarsela presto verso sinistra.
Walter Benjamin, Infanzia berlinese intorno al millenovecento - Kaiserpanorama

(1) Era una sorta di precursore del cinema: le immagini si susseguivano dentro stereoscopi davanti ai quali sedevano gli spettatori.



mercoledì 26 novembre 2014

Modernism in Ruins: Artist "Vandalizes" a Le Corbusier Masterpiece

Modernism in Ruins: Artist "Vandalizes" a Le Corbusier Masterpiece

All images courtesy Xavier Delory

Brussels-based visual artist Xavier Delory likes to poke fun at history. His latest project Pèlerinage sur la Modernité (Pilgrimage on Modernity) is an irreverent look at the meaning of Modernist masterworks today. The first images in the ongoing series sharply questions the role of Le Corbusier’s Villa Savoye in Modernist historiography, as Delory renders its walls covered in graffiti, and its famed ribbon windows smashed. It’s a fate reminiscent of that which has befallen the ubiquitous banlieue housing projects that the Villa’s modernism in part inspired.

Delory presents this alternate Villa Savoye with head-on images of its four elevations, confronting viewers with hypothetical vandalism and a mastery of trompe l’oeil Photoshopping. Among the typical aerosol scribblings of signatures and swears, a diving shark and the text of Le Corbusier’s Five Points are also visible. The unnamed vandals have thrown rocks through the windows, leaving some shattered, others boarded up or covered in plastic. Weather, too, has played its role in this fantasy of ruination—large slabs of whitewash have chipped and fallen from the once-pristine facade.

Cloud, nuvola interattiva da interni


Cloud from Richard Clarkson on Vimeo.

giovedì 20 novembre 2014

Parque Cultural de Valparaìso

Il progetto nel suo contesto
La città di Valparaìso ha un paesaggio unico. Stando essa su un rilievo che cala nel mare con una grande pendenza, l'oceano è lo sfondo di ogni prospettiva stradale, di ogni angolo o scorcio. Le case di legno, variopinte e semplici, costituiscono la materia di cui è fatta la città.
In questa discesa di case nel mare, c'è una piastra sgombra, piana: è l'ex carcere. Da poco è stato riconvertito in un "parco culturale", centro per arti e conferenze, grazie al progetto dello studio HLPS.

giovedì 13 novembre 2014

La scultura di Tony Cragg per il Duomo di Milano

E' stata istallata nel Duomo di Milano la scultura che l’artista britannico Tony Cragg (1949) ha realizzato ispirandosi alla celebre Madonnina che svetta sulla sommità della cattedrale del capoluogo lombardo.

martedì 4 novembre 2014

MAAM, Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz

A Roma è nato un museo in uno spazio occupato da immigrati clandestini. Questo museo nasce dichiaratamente per proteggere, con la presenza di opere d'arte, questo spazio dallo sgombero forzato.
Eccone la descrizione, tratta dal volantino del MAAM:

"Il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia (MAAM) nasce come ideale prosecuzione del lavoro svolto nell’ambito del cantiere etnografico, cinematografico e d’arte di Space Metropoliz. Raggiunta la Luna, la città meticcia di fatto si colloca in un “outher space”. L’umanità metropoliziana, nel nuovo habitat esoplanetario, si va definendo comunità sui generis, sostituendo al “noi” il riconoscimento della radicale alterità di ciascuna cultura, gruppo o individuo.

domenica 2 novembre 2014

Aldovrandi e l'illustrazione naturalistica

Sandro Pignatti, eminente botanico italiano, nella prefazione alla prima edizione della sua “Flora d’Italia” dice: “…non è esagerato affermare che lo studio della flora secondo un moderno metodo scientifico ha origine proprio in Italia, durante la splendida fioritura culturale dei secoli XV-XVI”. Tra i nomi che affollano il lungo elenco di botanici citati dal Pignatti,( Savonarola, Anguillara, Ghini,Calzolari,Mattioli,Cesalpino,Imperato,Colonna) troviamo anche il bolognese ULISSE ALDROVANDI creatore di uno dei primi musei di storia naturale e fondatore nel 1568 dell’Orto botanico di Bologna, uno dei primi al mondo (Pisa nel 1543, Padova e Firenze nel 1545).

Le sue imponenti collezioni naturalistiche comprendono 18000 “diversità di cose naturali” , 7000 piante essiccate in 15 volumi e migliaia di illustrazioni a tempera di animali e piante raccolte in 18 volumi. Questi ultimi contengono tavole di piante, fiori, frutta, animali, commissionate da Aldrovandi a partire dalla seconda metà del sedicesimo secolo, e costituiscono forse la più ricca pinacoteca del mondo naturale tardo- rinascimentale mai realizzata. Questa collezione composta da migliaia di dipinti, di cui oggi ne restano circa 2900, doveva fornire un'accurata visualizzazione di quel teatro della natura che il naturalista bolognese aveva attentamente osservato per oltre cinque decenni.

giovedì 23 ottobre 2014

Curso de notariado, San Salvador

centroculturaloneway.blogspot.com

Edvard Munch, Autoritratto in uno stato di tormento interiore, 1919

L'Autoritratto in uno stato di tormento interiore è un'opera che vuole essere quasi un'illustrazione al proprio titolo. Un uomo anziano, ma ben puntellato sulle proprie gambe, sta al centro di una stanza; forse si sta rivestendo, forse è semplicemente fermo a pensare. Pennellate spesse e grezze separano la figura umana dallo sfondo, lasciando un sottile bordo bianco: quest'uomo non è la rappresentazione di un singolo aspetto umano, ma l'essere umano nella sua interezza.

mercoledì 22 ottobre 2014

Ipse dixit: Raissa Maritain

Positivismo pseudo-scientifico, scetticismo, relativismo (...): non potevamo resistere se non con la sofferenza a questa demoralizzazione dello spirito. Potevamo, a diciotto, venti anni opporre una dottrina personale a tutti quei sistemi? Potevamo confutarli sistematicamente, vedere chiaramente, da noi soli, in che cosa fossero errati? D'istinto ci dibattevamo contro un relativismo senza via d'uscita, contro questa relazione al nulla, poiché nessun assoluto era ammesso. Malgrado tutto ciò che poteva distoglierci, persistevamo a cercare la verità, - quale verità? - a portare con noi la speranza di una pienezza di adesione possibile ad una pienezza di essere.

Raissa Maritain, I grandi amici

Okwui Enwezor sarà il curatore della Biennale d'Arte di Venezia 2015

Enwezor è curatore, critico d’arte, giornalista e scrittore

Il Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, si è riunito nella sede di Ca’ Giustinian: dopo aver ringraziato e aver espresso la sua gratitudine a Massimiliano Gioni per gli ottimi risultati conseguiti con la 55. Esposizione Internazionale d’Arte, ha nominato Okwui Enwezor Direttore del Settore Arti Visive, con lo specifico incarico di curare la 56. Esposizione Internazionale d’Arte che si terrà nel 2015 (Venezia, Giardini e Arsenale 9 maggio > 22 novembre 2015).

Nato in Nigeria nel 1963, Okwui Enwezor è curatore, critico d’arte, giornalista e scrittore; dal 2011 è Direttore della Haus der Kunst di Monaco di Baviera. È stato Direttore Artistico della 2. Johannesburg Biennale in Sudafrica (1996-1998), di documenta 11 a Kassel in Germania (1998–2002), della Bienal Internacional de Arte Contemporáneo di Siviglia in Spagna (2005-2007), della 7. Gwangju Biennale in Sud Corea (2008) e della Triennal d’Art Contemporaine di Parigi al Palais de Tokyo (2012). I suoi campi di interesse spaziano dal mondo delle mostre internazionali ai musei, dall’università all'editoria. Nel 1994 ha fondato “NKA: Journal of Contemporary African Art” edito da Duke University Press. È autore di numerosi saggi e libri tra cui ricordiamo Archive Fever: Uses of the Document in Contemporary Art (2008).

lunedì 13 ottobre 2014

Le città impossibili: Manshiyat Nasser

Manshiyat Nasser è un quartiere nella periferia del Cairo di 60000 abitanti. Ogni strada, marciapiede, casa, persino ogni tetto è ricoperto da rifiuti. Il motivo di questa situazione al limite è che nel Cairo non esiste un adeguato sistema di smaltimento di rifiuti, per cui la popolazione di questo quartiere, in maggioranza formata da cristiani copti, si è specializzata in un mestiere, quello di "spazzini non ufficiali"; questi lavoratori vengono chiamati "Zabbaleen". Essi raccolgono i rifiuti dei quartieri residenziali della metropoli egiziana porta a porta, e li sistemano nelle proprie abitazioni, cercando di riciclare quello che si può, ed accatastando tutto il rimanente.
L'amministrazione del Cairo ha più volte cercato di cambiare questo sistema tramite leggi, provocando però le grandi rivolte degli Zabbaleen.

Constructing Worlds: Photography and Architecture in the Modern Age

Constructing Worlds brings together eighteen exceptional photographers from the 1930s to the present day who have changed the way we view architecture and perceive the world around us. 

From the first skyscrapers in New York and decaying colonial structures in the Congo, to the glamorous suburban homes of post-war California, and the modern towers of Venezuela, we invite you on a global journey through 20th and 21st century architecture. 

Featuring over 250 works, this exhibition highlights the power of photography to reveal hidden truths in our society. 

giovedì 9 ottobre 2014

Igor Mitoraj (1944-2014)

Taglia, spezza, disarticola, insomma fa a brandelli le statue classiche, da sempre principale fonte iconografica dell'antica Grecia. Chi si permette di fare questo? E’ Igor Mitoraj, nato nel 1944, che inizia a studiare pittura a Cracovia sotto la guida di Tadeusz Kantor - il grande pittore, scenografo e regista teatrale polacco - proseguendo poi gli studi a Parigi nel 1968, dove scopre il fascino delle antiche culture americane e, proprio per conoscerle direttamente, si trasferisce per un anno in Messico.

The Very Best - A take away show in Uganda

domenica 28 settembre 2014

Archivio Diaristico Nazionale


Dal 1984 Pieve Santo Stefano, quasi al confine tra Toscana, Umbria e Romagna, ha innalzato ai quattro punti cardinali del suo perimetro, sulle strade che vi accedono, un cartello giallo sotto quello della toponomastica ufficiale: "Città del diario". La cittadina ospita infatti nella sede del municipio, un archivio pubblico, che raccoglie scritti di gente comune in cui si riflette, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia: sono diari, epistolari, memorie autobiografiche.

Quarant’anni dopo la fine della guerra, in un’ala di questo edificio, è sorta una casa della memoria: una sede pubblica per conservare scritti di memorie private. L’iniziativa ha attirato l’attenzione di studiosi e giornalisti anche fuori dall’Italia. L’Archivio, ideato e fondato da Saverio Tutino, serve non solo a conservare, come un museo, brani di scrittura popolare: vuole far fruttare in vario modo la ricchezza che in esso viene depositata. 

http://www.archiviodiari.org/index.php/home.html

 

giovedì 28 agosto 2014

Il pavimento della cattedrale di Otranto, allegoria indecifrabile


Il mosaico di Otranto (1163) ha sempre affascinato ricercatori e studiosi. Per la sua bellezza imponente e si direbbe sterminata, oltre che per la sua misteriosa complessità.
Le figure del pavimento sono centinaia. Alcune scene sono decifrabili (il diluvio, Giona, la cacciata, Caino e Abele). Altre sono più complesse (il volo di Alessandro, il leone quadricorpore, il cerchio dell’unicorno, la “PASCA”). Altre decisamente “incomprensibili”, specialmente nel loro accostamento.
Molti hanno cercato di darne una spiegazione convincente in una tensione interpretativa che dura ormai da centocinquanta anni. Ma si tratta di singoli frammenti, visioni parziali. Qual è invece l’idea madre rappresentata nel mosaico?, l’idea che tutto spiega? Misteriosa, in particolare, è sempre rimasta l’area del transetto: quella serie di sedici tondi conosciuta come “la corona”. Il mistero di Otranto è racchiuso lì, e si dispiega tutt’intorno.

I tetti di Parigi

lunedì 25 agosto 2014

Iglesia el Rosario, San Salvador

Costruita nel 1971 dallo scultore ed architetto salvadoregno Ruben Martinez, questa chiesa è un capolavoro per molti versi.

domenica 24 agosto 2014

Welcome back

Bentornati dalle vacanze! Avete passato delle belle giornate?
Ci sono molti modi di passare il tempo, quando si è liberi da impegni lavorativi o di studio; ma quasi tutti questi modi sono scelti in un ventaglio di possibilità già preparate da qualcuno. C'è il pacchetto famiglia, il pacchetto turistico per coppie, il pacchetto campeggio con gli amici, eccetera. E' tutto così standardizzato che l'espressione "tempo libero" diventa un vero e proprio paradosso.
In più, fra tutti questi pacchetti, pare che lo scopo delle vacanze sia non pensare più al lavoro di tutto l'anno; e quando ci si ritorna, si lavora solo per poi ritornare in vacanza, in un ciclo insensato.
Per questo, speriamo che le vostre vacanze siano state non rilassanti, ma rigeneranti; non divertenti, ma gioiose; non distraenti, ma educative; non intellettuali, ma fattive. Speriamo che abbiate avuto una compagnia di amici con voi. Speriamo che questi giorni estivi siano stati per voi occasione di utilizzare il vostro tempo "libero" in funzione dell'ideale.

DaSeyn

domenica 20 luglio 2014

Che cos'è Tonalestate?


Che cos’è Tonalestate? Porta il nome di una località, perché richiama il radunarsi, in quei luoghi, di una Compagnia di uomini di ogni provenienza, religione, condizione sociale e culturale, uniti dal desiderio, ma direi quasi dall’urgenza umana, di uscire dal proprio individualismo, sia esso accomodato o sofferto e indifferente.

Le Vele di Scampia

mercoledì 16 luglio 2014

Orientaleggianti

Santa Sofia, Istanbul
San Vitale, Ravenna
Monastero, Monte Athos
Palazzo Contarini del Bovolo, Venezia