giovedì 30 dicembre 2010

lunedì 27 dicembre 2010

Ipse Dixit: Feuerbach

"Et sans doute notre temps.. préfère l'image à la chose, la copie à l'original, la représentation à la réalité, l'apparence à l'être. Ce qui est sacré pour lui, ce n'est que l'illusion, mais ce qui est profane, c'est la vérité. Mieux, le sacré grandit à ses yeux à mesure que décroît la vérité et que l'illusion croît, si bien que le comble de l'illusion est aussi pour lui le comble du sacré."


L.Feuerbach

Ipse Dixit: Max Scheler

L’umiltà è un costante pulsare di
servizievolità verso tutte le cose:
le belle e le brutte,
le buone e le cattive,
le vive e le morte.
 La crisi dei valori, 1936

sabato 25 dicembre 2010

Quadrato bianco su fondo bianco







Intrepido? ma l'arte è negazione di se? è forma? colore? movimento? o è soltanto una pretesa? Siccome l'artista è tale, dà valore all'oggetto denominandolo opera d'arte. Oppure si ribella, rompe con gli schemi e la tradizione, va oltre, trascende l'anima, la vita,comunicando in quel ductus una vigorosità di vivere.
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Yoko Komura









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giovedì 23 dicembre 2010

Waiting for God(?)ot (2)

Talking about the secondary characters, there are two main couples in the drama: Pozzo and Lucky, Vladimir and Estragon. They are indivisible but very different couples, who share the same destiny and live exiled in the same reality, the reality of desesperation. The latter is, in fact, grey, Beckett’s favourite colour, absurd and arid, because everything will get to its end, everything is useless and meaningless, but man has nothing else to do but going on gropingly in the darkness. This is a crucial point for Beckett’s drama: the author perfectly knows that everything in meaningless, but he can’t stop living, just like Vladimir and Estragon or, in a certain way, Pozzo and Lucky do. The latters are in fact puppets, who are used by the author to show the time passes because they are the only ones who go out the scene, but who haven’t any importance in the development of the action or a precise role, which is rather obscure in the global view of the drama. Some critics have seen in Pozzo the figure of the capitalist and in Lucky the one of the abused proletarian. Others, in the moment in which Lucky is motionless in front of the willow with the slipknot on his neck, have seen the image of Christ. Well, just one thing is for sure: no one will ever know their real meaning inside the drama

mercoledì 22 dicembre 2010

Tarjetas de Navidad: Guarderia las Abejitas

Girando por los blogs y sitios, encontré curiosas y simpaticas tarjetas navideñas hechas a mano (y editadas electronicamente claro esta) por los niños de la guarderia "Las Abejitas" de ciudad de San Salvador, El Salvador: L’obiettivo è il sostegno a bambini e adolescenti in condizione di forte disagio sociale che impedisce loro l’adeguato accesso alla scolarità, ai servizi sociali e sanitari, alla formazione professionale. per saperne di più: I sant'Innocenti ONLUS


martedì 21 dicembre 2010

Gary au Musée des lettres et des manuscrits


Lire Romain Gary, le relire enfin, c'est bien cela dont il s'agit.
Trente ans après sa disparition, le 2 décembre 1980, le Musée des lettres et manuscrits fait revivre à travers ses écrits Romain Gary, l'homme aux deux Gon­court, héros, diplomate, écrivain, cinéaste, grand reporter, séducteur et sublime mystificateur, dans toute son humanité, vibrante, complexe et douloureuse.
« La vérité est peut-être que je n'existe pas. Ce qui existe, ce qui commencera à exister peut-être un jour, si j'ai beaucoup de chance, ce sont mes livres, quelques romans, une œuvre, si j'ose employer ce mot. Tout le reste, c'est de la littérature. » (L'Affaire homme)
De La Promesse de l'aube à La Vie devant soi, voici rassemblés quelques 160 documents exceptionnels, photographies, lettres autographes, manuscrits et textes inédits, et onze lecteurs-écrivains ou philosophes, réunis par Le Maga­zine Littéraire, pour nous en livrer les clés. Au fil des milliers de feuillets, cou­verts d'une écriture souvent pressée, expression de l'excitation qui l'animait, se dessine le portrait kaléidoscopique de Romain Gary, humaniste flamboyant et défenseur passionné de la singularité, combattant toujours aux aguets, dont l'œuvre n'a pas fini d'interpeller notre temps.

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Satellite
Mixte
Adresse
222, boulevard Saint-Germain, 75007 PARIS - FRANCE
Email : info@museedeslettres.fr
Téléphone : 01 42 22 48 48
Fax : 01 42 25 01 87

lunedì 20 dicembre 2010

ECO S+












ECO S+
ARCHITETTI:Alfredo Bertuzzi, Ileana Rossi Seluy, Nicolas Sambrana
ANNO: 2009-2010
LOCATION: Barcelona, Spagna

Il progetto ECO S+ nsce da una competizione di idee internazionale per studenti FIRST SUSTAINABLE TRANSPORT URBAN CENTER BARCELONA. Organizzato da ARCHMEDIUM con il supporto della di architettura di Barcellona. L'edificio è situato in una zona consolidata di Barcellona, che è interrotta solo da viali importanti a sinistra. Pertanto l'obiettivo è costruire un
insieme che realizzi una specifica implementazione in un contesto urbano, incisivo e tempestivo.
Comprendendo l'importanza di questo tessuto urbano, nel progetto si cerca di integrare il dinamismo, la sensibilità e le questioni di sostenibilità per contribuire a rendere l'insieme una "nicchia ecologica" che può ben diventare un'icona, che rappresenti il movimento nella città di Barcellona. Inoltre permette il massimo utilizzo della luce del sole, poiché il percorso del sole penetra l'edificio per tutta la giornata. Quando si pensa al volume del progetto, si è ritenuto che l'intervento doveva avvenire tenendo conto del tessuto reticolare del settore stesso, volumetricamente integrando l'edificio con le caratteristiche del terreno e l'altezza degli edifici circstanti. Un'altra considerazione molto importante è tato il configurare lo spazio libero del palazzo, che è stato pensato per integrare gli spazi verdi in stanze per gli uffici. Siamo alla ricerca di un edificio che si caratterizza per un design dinamico, sensato e sostenibile.

Invito a DaSeyn da Pacucs

sabato 18 dicembre 2010

Olivetti: Glaser & Nizzoli

1949
Nel 1948 Nizzoli progetta per Olivetti la macchina da scrivere Lexicon 80. L'anno successivo disegna anche il manifesto pubblicitario: questa versione è quella prescelta al termina di una lunga serie di prove. Dopo aver messo il prodotto in relazione con un piano forte e una piovra, l'autore lo lega a un uccellino, simbolo non solo di leggerezza, ma soprattutto delle forme organiche della nuova macchina. La fotografia della Lexicon, presentata di tre quarti, evidenzia bene i profili curvilinei e la linea ammorbidita: una novità rispetto alla produzione tradizionale di casa Olivetti, orientata fino a quel momento avverso forme più aspre e taglienti. Il poster è interessante per un'inedita convivenza: quella di un'immagine fotografica, quindi estremamente realistica, con una quasi astratta. L'animale pronto a spiccare il volo, è semplificato all'estremo, la struttura corporea è poco più che una griglia di linee e colori.





1968
Glaser ha sempre ricordato con entusiasmo la sua collaborazione con Olivetti. Per la macchina da scrivere Valentine, disegnata da Ettore Sottsass , elabora un paio di manifesti straordinari, in cui interpreta capolavori dell'arte italiana: "nessun altra compagnia al mondo avrebbe provato a vendere macchine da scrivere in questo modo", ha detto. Uno dei due replica le tarsie lignee dello studiolo di Federico da Montefeltro nel palazzo Ducale di Urbino. Questo riprende il particolare del cane addolorato," una delle più belle immagini di animali mai eseguite", da uno dei più famosi dipinti del pittore rinascimentale Piero di Cosimo, La Morte di Procri (Londra, National Gallery). Tra il cane e Procri, di cui si vedono solo i piedi calzati da sandali, compare una squillante Valentine rossa. Come avrebbe descritto il suo dolore l'animale se avesse avuto il dono della parola e uno strumento così semplice come questa macchina?



B. Marsano, Manisfesti XX secolo, ed. Electa, Milano, 2003.

venerdì 17 dicembre 2010

ARTAUD!

Camera Obscura: giocoliere

da una nostra assidua lettrice...

Ipse Dixit: Jacques Derrida

La traccia non è solamente la sparizione dell'origine, qui essa vuol dire - nel discorso che teniamo e secondo il percorso che seguiamo - che l'origine non è affatto scomparsa, che essa non è mai stata costituita che come effetto retroattivo da una non-origine, la traccia che diviene così l'origine dell'origine.