domenica 14 dicembre 2014

DaSeyn su Pocherighe


Il sito www.pocherighe.org, spazio del Centro Studi Tonalestate, che si occupa di cultura, letteratura, scienza, storia e politica, ha cominciato una rubrica sull'arte, in collaborazione con DaSeyn.
Pocherighe sull'arte



Dalla presentazione del sito:

Pocherighe è una biblioteca, un’università e un centro studi. E`un centro di lavoro internazionale e chi vi partecipa ha deciso di incontrarsi, almeno una volta all’anno, in Italia, terra in cui è nata l’idea di dar vita a questo spazio che è l’espressione di un’amicizia ideale e di un lavoro culturale che già esiste tra di noi, anche se viviamo in paesi e culture diversi e lontani.

Come biblioteca, Pocherighe vorrebbe salvare dal mare magnum dell’attuale disordine culturale tutto (e solo) quello che, nel passato e nel presente, consideriamo abbia un valore eterno, e non si debba quindi perdere o dimenticare.

Come università, Pocherighe vorrebbe provocare a una ricerca che non abbia alcuna finalità lucrativa nè sia bloccata da quella competitività indotta dal desiderio, dall’obbligo o dalla necessità di fare carriera. Lavoriamo per un tipo di incontro e metodo culturale che non sia indolente, e che possa aiutare, sostenere e anche promuovere azioni, presenze e interventi tesi a costruire un mondo più umano e più giusto.

Come centro studi, Pocherighe vorrebbe liberarci via via dall’accademicismo cui ci hanno abituato le università in cui abbiamo dovuto studiare. Desideriamo conservare quella sacra curiosità che ci permetta di ascoltare, conoscere, guidicare e trasmettere un sapere con gratuità e profondità. Desideriamo continuare a meravigliarci di ciò che incontriamo. Desideriamo dire di no a quello che consideriamo irrispettuoso dell’ uomo e della sua dignità o che ci sembra nocivo o inutile. Desideriamo dire di no a tutto quello che nasce dalla superficialità, dall’approssimazione e dal cinismo (tre parole sulle quali é importante riflettere e discutere, per poterle precisare). Desideriamo mettere in comune le nostre ricerche, senza venderle, svenderle o ridurle a un bene di consumo o di scambio. Desideriamo non perdere mai il desiderio di essere corretti quando sbagliamo nella scelta o nel giudizio. Desideriamo che lo studio non sia ridotto a un’esperienza individuale tesa alla fama o all’egotismo e che pertanto sia fatto insieme, senza paure nè chiusure. Insomma e in pocherighe: desideriamo che lo studio sia per noi tutt’altra cosa da ciò che abbiamo conosciuto a scuola, all’università, nei congressi e nei convegni culturali cui abbiamo partecipato come studenti o come docenti universitari e sia invece pieno di quella vita che abbiamo imparato in questi anni di lavoro comune.

Pocherighe

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