Prima di tutto, la forma ad arco, come quella di un hangar per aerei. Non è in sè un'idea originale, ma la particolarità è che questo arco non è rivolto verso la strada, ma perpendicolarmente; quindi la chiesa non possiede una facciata. Al contrario, l'ingresso principale è su un fianco, per cui la chiesa mostra al popolo una cascata di cemento e non una parete piatta. Il campanile, sulla sinistra, si posiziona in modo molto armonico su questa composizione.
Secondo: come una chiesa protocristiana, è grezza esternamente ma imprevedibilmente ricca internamente.La copertura corre da un lato all'altro ininterrotta, in un arco forato da vetri colorati, che danno all'interno una luce unica. La visuale, dall'ingresso, è dominata da questa curva che termina a terra nel punto opposto, e che divide la parete di destra, variamente forata e ricca, da quella di sinistra, molto semplice. L'altare ed il crocefisso si trovano su un lato, non sono il centro ottico dell'aula. Per questo, quest'architettura esige un movimento dello spettatore; il percorso per poterla apprezzare non è lineare ma curvo.
Terzo: al contrario di tanta architettura contemporanea, evita sia il minimalismo, sia la spettacolarizzazione. La forma, nel suo complesso, è semplice e discreta, ma non spoglia: i dettagli sono molto curati, e il calcestruzzo grezzo, principale materiale, non è opprimente o pesante perchè è al tempo stesso struttura e decorazione. Le forature della copertura diminuiscono progressivamente in grandezza, accellerando la prospettiva. Le due pareti interne sono in antitesi: una è forata in modo da emettere apparentemente luce; l'altra riflette la luce della copertura.
Terzo: al contrario di tanta architettura contemporanea, evita sia il minimalismo, sia la spettacolarizzazione. La forma, nel suo complesso, è semplice e discreta, ma non spoglia: i dettagli sono molto curati, e il calcestruzzo grezzo, principale materiale, non è opprimente o pesante perchè è al tempo stesso struttura e decorazione. Le forature della copertura diminuiscono progressivamente in grandezza, accellerando la prospettiva. Le due pareti interne sono in antitesi: una è forata in modo da emettere apparentemente luce; l'altra riflette la luce della copertura.
Le chiese contemporanee sono sempre più spesso copie modernizzate di edifici antichi, o forme libere senza ragione di essere; sembra che l'architetto, chiamato a progettare un edificio che è intrinsecamente artistico, voglia dimostrare chissà cosa al mondo, e si produce in piante esagonali, o circolari intersecate da rettangoli o altre amenità, accostando fra loro pareti brillanti e vetrate decorate con brutti disegni.
Questa piccola chiesa centroamericana, invece, è coerente, armonica ed originale. Non è un cartellone pubblicitario per la parrocchia nè un anonimo capannone, ma un luogo dove pregare con una certa coscienza della bellezza.
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