giovedì 26 aprile 2012

Sebastiano del Piombo, Pietà

Un corpo di straordinaria bellezza giace sdraiato ai piedi di una giovane donna. Il corpo è come di marmo: un Apollo o un Ganimede dell'arte classica. Il candore del bianco risalta la preziosità degli incarnati, il chiaroscuro mette in luce con molta grazia le qualità del corpo. Ma è ormai un corpo privo di vita, almeno per un altro lasso di tempo. Nonostante la donna sia davanti a un morto, nel suo volto non si avverte un'espressione di disperazione, come quella del Laocoonte del Belvedere (di fronte alla morte...!) No! Nel suo viso riusciamo a scorgere la speranza, la fiducia in quel' "io saro con voi sempre, fino alla fine del mondo", perché in quel ultimo urlo al Padre, con quel suo ultimo gesto umano, egli acompagnò per sempre la nostra effimera umanità: Emisit Spiritum.La sua presenza rimane tra di noi, il suo spirito anima quelli che oggi si radunano in nome suo. E' la Resurrezione che si manifesta in quella luna piena dietro alla Madonna. Ecco, uno che è vissuto nel mondo ma non era del mondo, che la sua vita intera dedicò a un compito: La realizzazione dell'uomo. Ecco la vera passione del figlio dell'uomo.

In memoria di G.R. 

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