domenica 31 maggio 2015

Parole di riferimento

Dialogo udito sull'autobus

A- Non puoi dire che X sia una bella città. Va bene il centro, ma appena fuori le strade fanno schifo, le case di periferia saranno anche caratteristiche ma sono solo tristi, per me.
B-  E chi ha detto che una città è fatta di edifici e strade? Una città è fatta di luoghi e tragitti, sì, ma questi non corrispondono per forza alle categorie di cui sopra.
A- Non sto parlando dal punto di vista sociale, capisco che a uno possa piacere la città che gli offre lavoro o studio... Parlo del punto di vista architettonico. Se una città non è fatta di edifici e strade, di cosa è fatta?
B- Io quando vedo una città per la prima volta mi imprimo nella mente dei punti di riferimento, e quelli più facili da ricordare sono le insegne, le parole scritte, i graffiti e le pubblicità. Ci sono delle insegne che diventano simboli e punti di riferimento al punto che nessuno si chiede più il loro significato originale: basta riconoscerne i caratteri, la grafica, i colori.
A- E tu dici che quello che ti piace di X sono le insegne e i graffiti? Vuoi fare l'originale.
B- Se prendi una città dal punto di vista architettonico, la prendi dal punto di vista spaziale e visivo, non puoi tralasciare nulla. Quindi le insegne non le puoi ignorare e secondo me alcune scritte hanno caratterizzato tanto la città da essere architettura.


Edificio per appartamenti "Bonjour Tristesse", Berlino

Stazione metropolitana, Parigi

Insegna "Martini", Roma
Piccadilly Circus, Londra










Hollywood sunset, Los Angeles

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