mercoledì 31 agosto 2011

Le teste DADA di Sophie Taeuber-Arp

CONCLUSIONI
Sophie Taeuber-Arp è stata un’artista molto calibrata e la sua opera non è mai stata caratterizzata da eccessi o stravaganze. Hans Arp diceva di lei che era la persona più modesta che avesse mai incontrato, che giudicava le proprie opere molto severamente, che non le mostrava volentieri e non voleva né esporle, né pubblicarle29. Il carattere schivo e riflessivo dell’artista trova riscontro nei suoi esperimenti di astrazione e riduzione al minimo delle forme che cercava di perseguire in pittura mediante la giustapposizione di piani ortogonali e figure geometriche. Un tipo di ricerca che influenzò da subito Hans Arp e il cui eco è riscontrabile nelle opere di Piet Mondrian30.
Tutta l’opera di Sophie Taeuber-Arp appare strettamente legata alla sua formazione professionale. Il continuo traslare di motivi astratti dalla tela ai tessuti o alla carta, la trasposizione in pittura di cui si è parlato della Tête DADA, denunciano una padronanza del linguaggio tecnico e una conoscenza dei materiali che non pone limiti all’espressione. Non ultima per importanza, la sua esperienza come ballerina che le permise di studiare i movimenti del corpo e di sperimentarne l’essenzialità. Molti aspetti delle opere qui analizzate rendono possibile un fruttuoso confronto con le opere degli altri dadaisti, come per’altro si è cercato di fare, ma le opere di Sophie Taeuber-Arp testimoniano allo stesso tempo una sensibilità personale verso le tecniche ed i materiali propri delle arti applicate. Le Têtes dada, come evidenziato, si apparentano per molti motivi al linguaggio che si andava elaborando in ambito dada, ma non possono considerarsi opere stridenti, con l’intento di colpire ed indignare. Mantengono un tono leggero e ludico, che le rende gradevoli all’impatto visivo. Questo atteggiamento rivela l’interesse dell’artista per la creazione di oggetti integrabili con lo spazio vitale umano e questa volontà la porterà ad accettare commissioni importanti nell’ambito della progettazioni di articoli per l’arredo, decorazione e progettazione di interni31. Un modo di fare arte che per certi versi trova affinità anche con il Bauhaus. Questa poliedricità che non permette di incasellare le sue opere all’interno di un’unica tendenza artistica rende necessari altri studi e mostre che mettano in luce i diversi aspetti dell’opera di un’artista ancora poco conosciuta32.
 29 Memorie di Hans Arp citate in S. Polano, Sophie Taeuber-Arp e l’integrazione delle arti, in E. Càrdenas
Malagodi – S. Cecchetto (a cura di), op. cit., p.13.


30 Per esempio il Duo-collage del 1918 precede le esperienze di Piet Mondrian.

31 Vedi per esempio la ristrutturazione dell’interno dell’Aubette a Strasburgo.

32 Si è conclusa nel gennaio scorso una retrospettiva interamente dedicata a Sophie Taeuber-Arp. Sophie
Taeuber-Arp:Avant-garde pathways, 10 ottobre 2009 – 24 gennaio 2010, Malaga, Museo Picasso,
[http://www2.museopicassomalaga.org/i_03_3frameset.htm].

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