lunedì 8 agosto 2011

Segnalazione estiva (2001)

Tempo di vacanze, come il lettore avrà notato...
Ma noi non siamo in vacanza. Siamo ancora immersi nel non senso del mondo, che ci pesa sul cuore, tanto da farci credere di essere fuori da ogni appartenenza, da ogni speranza di un bene. Noi non siamo degli intellettuali sereni o arrabbiati che sia, e non possiamo andare in vacanza. Noi siamo obbligati a vivere in un mondo che ci interroga, che ci fa domandare perché continuare a sperare contro ogni speranza, quando le ingiustizie che vivo io non interessano all’altro, quando i conflitti di potere entrano così profondamente nel cuore dell’uomo da ammalare la sua libertà, e rifiutare l’amore dell’Altro. Siamo incapaci di guardare oltre il male, nostro e altrui, vogliamo solo un po’ di tranquillità, essere felici anche se temporaneamente e in modo illusorio, vogliamo essere in pace, anche se questo significa la guerra per l’altro. E non stiamo parlando in generale. Parliamo di noi, pubblicitari, grafici, pittori, artisti, insegnanti (in questo mondo a cosa potrebbe servire l'atto artistico? A cosa ci richiama la bellezza se poi tutto é inguisto?)
In questo momento di sconforto (non temete: solo provvisorio! perché non ci dimentichiamo che il sole c’è, anche se per il momento siamo dentro una galleria), navigando in rete ci è capitato di rivisitare un sito già visto qualche mese fa e di cui avevamo dato notizia su DaSeyn.
Si tratta di un associazione culturale che organizza ogni anno un congresso nelle Alpi italiane. Andate a vedere (http://tonalestate.com/). A dire il vero ci stupiscono questi. Non si capisce perché continuino a lavorare per il dialogo interculturale, interreligioso, “inter”, “tra”, come gente che non si rassegni all’individualismo di chi ha paura dell’altro, come gente che crede davvero che il cuore di ogni uomo si trovi alla frontiera tra l’eternità e il tempo, quasi fossimo sempre in punto di morte, desiderosi fino alla agonia, di trovare un senso alla vita.

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