lunedì 6 maggio 2013

Chumy Chùmez, Siamo tutti di extra

Chumy Chùmez è stato lo pseudonimo di Josè Marìa Gonzàlez Castrillo, sceneggiatore cinematografico, scrittore, disegnatore umoristico. E' stato più volte premiato, sia in Spagna (dov'è nato, nel 1927, a San Sebastian e dove è morto, a Madrid, nel 2003), sia in concorsi internazionali. 
Ha collaborato alle riviste Triunfo e Hermano Lobo, nonché al quotidiano Pueblo di Madrid.
Il suo disegno è tipicamente spagnolo e segue una linea che va dallo humor nero al surrealismo. Recentemente, usò stili diversi, ma la sua linea crudele rimase sempre inconfondibile.
La maggior parte di questi disegni risale al periodo della vecchia Spagna, ai momenti in cui la tensione per un cambiamento sociale era viva e la contraddizione maggiormente notata dallo sguardo dell'umorista era quella tra i valori affermati ufficialmente e la pratica inconseguente.
Allora, vi si legge un'inquietudine profonda, suggerita dalla nostalgia di libertà, fino quasi all'assurdo. La moglie-oggetto, l'autoritarismo paterno, la violenza di un certo stile di vita evidentemente contraddittorio, la morte come pena di morte fanno parte di quel momento. (...)
Non è cinismo. E' rifiuto di sé.
E, subito, sorge la pietà di sé.
La prima vittima di Chumy Chùmez è infatti José Marìa Gonzàlez Castrillo stesso, con il suo doloroso humor, con la sua paura della morte, con la sua pietà verso gli uomini.
Dalla prefazione di "Siamo tutti di extra" di Chumy Chùmez, edizioni Città Armoniosa





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