giovedì 20 ottobre 2011

ISI: emergenza alluvione in El Salvador


Associazione ISI (“I Sant’Innocenti”) , Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS), associazione di volontariato, di cooperazione e di solidarietà internazionale, costituita il 7 marzo 1994,

Da diversi giorni lo stato di El Salvador è tormentato dalla pioggia; l’alluvione ha già causato molte vittime, ad oggi le stime ufficiali parlano di 32 morti e 20 mila sfollati.

“La situazione non accenna a migliorare – raccontano i volontari dell’associazione FUNDIPRO, controparte locale dell’associazione I Sant’Innocenti – le previsioni parlano di un aumento delle precipitazioni per oggi e sempe più zone, soprattutto nelle province, vengono innondate; il problema è che queste zone erano già molto povere, la gente viveva in baracche che l’acqua si è portata via, hanno perso tutto, comprese le coltivazioni della quali vivevano. La situazione è molto grave, i centri di prima emergenza dove vengono inviati gli sfollati sono già pieni e nuovi arrivi avvengono continuamente. C’è bisogno di tutto: vestiti, medicine, cibo, attrezzature. Il nostro lavoro, per fronteggiare l’emergenza, è iniziato da subito con un centro di raccolta aperto nella capitale; da sabato mattina, siccome la pioggia non accennava a diminuire e le richieste arrivavano sempre più numerose, alcuni di noi hanno iniziato a girare casa per casa chiedendo donazioni, mentre altri si sono incaricati di dividere il materiale raccolto per poterlo meglio distribuire. Il materiale raccolto viene distibuito nelle zone più povere, abbiamo iniziato dalla baraccopoli dove da diversi anni lavoriamo e dove vive la maggior parte dei bambini che aiutiamo con il sostegno a distanza e con la scuola “las abejitas” e da lì ci siamo poi allargati alle zone limitrofe, molte delle persone che aiutiamo vivono di ciò che coltivano e di ciò che riescono poi a vendere per la strada; come si può ben immaginare con questa situazione non hanno nè coltivazioni né prodotti da vendere. Stiamo tentando anche di contattare una comunità a Santiago de Maria, che è una zona poverissima molto colpita dall’alluvione, le strade sono logicamente bloccate, ma stiamo vedendo come poter portare anche a loro un po’ di aiuto. Ci stiamo coordinando anche con le autorità: oggi inizieremo il lavoro con i bambini e le famiglie nei centri di accoglienza.”

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