lunedì 21 ottobre 2013

Tempesta



Tempesta
Anagoor
Verona, Teatro Nuovo ; 13 ottobre 2013


“Tempèstas in origine indicava un momento del giorno, solo in seguito divenne condizione, stato atmosferico e infine, in modo speciale, un tempo burrascoso e rovinoso” suggerisce  Anagoor.

Nella Tempesta di questa compagnia veneta che tenta coraggiosa nuovi linguaggi performativi, nuove drammaturgie iconografiche ritroviamo in uno scarto temporale che parte da neoclassiche ambientazioni cinquecentesche e arriva ai multimediali e incombenti segni della nostra contemporaneità uno sguardo fisso sulla fugacità del tempo, sull’irreparabile finitezza della condizione umana.



I paesaggi di Giorgione, a cui si ispirano i vari quadri scenici, portano evidenti le tracce tanto universali quanto personali dell’imminente  Apocalissi. Su ognuno di noi,  nuovi San Sebastiano  e nuove Giuditta, incombe riattualizzata e ineluttabile la fine. Le atmosfere e la luce di quel Veneto, catturato nell’attimo fulmineo e fugace di un lampo sono lo scenario contemporaneo delle nuove battaglie personali.

La giovane compagnia si sottrae a qualsiasi narrazione e preferisce una performance costruita sulla matericità del suono  e sulla creazione di quadri scenici e quadri multimediali, sulla loro sovrapposizione simultanea e atemporale, ricorrendo a due schermi verticali e all’installazione di una struttura in plexiglas da cui emergono, terrene e sublimi, le varie figure.

Non stupisce quindi la Segnalazione Speciale al Premio Scenario nel 2009 e il più recente Premio Hystrio nel 2013.

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