venerdì 2 gennaio 2015

Chuck Close


Chuck Thomas Close nasce a Monroe, Wisconsin, il 5 luglio 1940. Compiuti gli studi presso la University of Washington, Seattle, dove si laurea nel 1962, si iscrive alla Yale University, dove consegue un master in arti figurative nel 1964. Grazie a una borsa di studio ha la possibilità di trasferirsi per alcuni mesi in Europa. Le sue opere, principalmente ritratti, sono spesso associate alla corrente artistica dell’Iperrealismo o Realismo fotografico, che, in reazione al Minimalismo e all’arte concettuale e stabilendo un legame tra i mezzi rappresentativi della pittura e la fotografia, propone una riproduzione meccanica e particolareggiata della realtà.

La vita e il percorso artistico di Chuck Close subiscono un drastico cambiamento nel 1988, quando l’artista, colpito da mattia, rimane parzialmente paralizzato. Non abbandonerà tuttavia la sua attività continuando a dipingere, dapprima tenendo il pennello tra i denti e in seguito, recuperato il parziale uso delle braccia, legandosi il pennello alla mano. Benché la paralisi non gli consenta più di dipingere in maniera meticolosa, l’artista aveva già da tempo concepito un superamento dell’effetto fotorealistico grazie alla sperimentazione con diverse tecniche e materiali, con i quali raggiunge comunque un risultato di straordinario realismo.
Nel 1999 realizza una serie di ritratti fotografici con la tecnica del dagherrotipo, e nel corso dei due anni successivi completa una serie di scatti, che nel particolare uso della messa a fuoco e nel contrasto tra le parti sfocate e quelle estremamente dettagliate dei volti, si richiamano direttamente ai suoi dipinti. Nel 2006 Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid ha dedicato un’esauriente retrospettiva all’opera dell’artista, che è stata oggetto di centinaia di mostre in importanti istituzioni museali, tra le quali anche lo State Hermitage Museum, che ha dedicato all’artista una mostra nel febbraio 2008.



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