Ma, verso la fine degli anni '60, si formano tre differenti correnti. Una è formata dai Beatles; una dai Pink Floyd, dai Queen e dai Led Zeppelin; una dai The Who e dai Rolling Stones.
2.1. The Beatles
La prima "corrente" è formata dai Beatles, principalmente. Questo gruppo comprende in sé due spiriti contrapposti e collaboranti, che sono incarnati in John Lennon e Paul McCartney. Lennon è cantautoriale, intimistico ma politico, musicalmente semplice; McCartney pop, poetico ma mainstream, esperto musicista.
Entrambi sono stati geniali nel non riposarsi sugli allori, nel fare la fatica di evolversi da musicisti per juke-box a "profeti": capendo da subito ciò che di buono veniva fuori da gruppi allora non famosi, come i Pink Floyd di Syd Barrett, e dalle circostanze sociali in atto nel mondo intero, hanno sfruttato la propria popolarità per creare essi stessi una nuova musica pop. O, forse, due tipi di musica pop: quella influenzata da Lennon, riscontrabile oggi in U2, Oasis, Coldplay, Green Day e molti altri; e quella influenzata da McCartney, che generò (e questa parola è molto importante per la nostra tesi) l'approccio musicale del Pop come lo si intende oggi, da Michael Jackson a Madonna, ai mille cantanti cosiddetti "commerciali". Non si intenda questa parola in modo dispregiativo; anzi, descrive bene il mestiere di saper vendere, di saper creare l'orecchiabile, di non disturbare, di colpire l'immaginazione di più persone in una volta sola; del resto, una canzone che colpisce più persone, pur essendo per forza di cose più superficiale, è anche più essenziale e deve saper trovare un punto in comune fra soggetti diversi.
(continua...)
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