3. Il punk
Abbiamo detto che alla prima corrente, quella dei Beatles, si ispirarono centinaia di gruppi e cantautori pop; alla seconda corrente, quella di Led Zeppelin, Pink Floyd e Queen, si ispirarono prima i gruppi progressive ed hard rock, e da questi nacque il metal.
Gli eredi di Who e Rolling Stones, invece, furono dapprima due gruppi che se ne dichiaravano i nemici giurati: i Sex Pistols ed i Clash, e, con loro, il punk. La musica di questi gruppi, così scarna ed essenziale, non è sufficiente a spiegare il punk; questa maniera del rock acquista identità solo se contornata dai contenuti e dall'estetica propri di Clash e Sex Pistols. I contenuti scandalosi, spesso politici, i concerti selvaggi, l'abbigliamento eccentrico che fanno riconoscere il punk, sono proprio Who e Rolling Stones nel momento in cui viene sottratta a loro la parte più melodica della musica.
Ma non finisce qui la generazione della terza corrente. I Rolling Stones, bianchi ed inglesi, suonavano musica nera ed americana, musica che esisteva da prima del rock. Questa musica continuava negli anni '60 e '70 come soul, funk, reggae, musica disco; mentre la parte strumentale, così importante nel blues, via via perdeva importanza, il testo, il canto, il frontman diventavano sempre più protagonisti.
Mentre i Sex Pistols furono realmente la fonte di ispirazione per centinaia di gruppi post punk come i Joy Division ed i Cure, e cominciarono la musica degli anni '80, i Clash, con l'album London Calling del 1979, misero fine al punk, si contaminarono con il reggae, con il soul, con la musica disco; non potevano però scordarsi di essere punk, lo erano e continuavano a portarne la forma esteriore. Questa unione fra musica bianca e nera ripeté l'unione tra country e blues che fu alla base del rock & roll, e portò, come ultimo frutto, un genere nuovo: il rap.
(continua...)
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