lunedì 1 marzo 2010

Huling Salu-salo (L’ultima cena) - Jose “Pitok” V. Blanco

Di Jose “Pitok” V. Blanco, nato nel 1932 ad Angono ( Filippine) e morto recentemente nel 2008, non si parla molto in Europa. Jose “Pitok” membro di una famiglia di pescatori della Laguna de Bay, è il capostipite degli artisti delle famiglia Blanco. Le tele di Pitok sono gigantesche, e raccontano una vita trascorsa nel Rizal tra la laguna, la baia e le montagne delle Sierra Madre. L’arte di Blanco è stata definita “realismo popolare” da chi ama etichettare ogni cosa, ma per una volta questo piccolo capriccio del critico d’arte, può servire a richiamare alla memoria i suoi personaggi, lavoratori filippini impegnati nella loro quotidianità, quasi che nel particolare del loro tempo e del loro spazio, si facesse spazio tutta l’eternità. Dopo aver ammirato sinceramente gli occidentali Gesù in mandorla, in cielo, tra le nuvole e fluttuanti, secondo il desiderio nostro di arginare un fatto storico in un mondo nebuloso e lontano dal quotidiano, vogliamo segnalare la tela Huling Salu-salo (L’ultima cena), olio su tela delle dimensioni di 119.38 cm x 182.88 cm del 1985.
Nel dipinto non fluttua nessuno, tutti i partecipanti alla cena sono ben appoggiati a terra, il peso del loro corpo umano è ben evidenziato dalla figura centrale di spalle, il cui piede poggia su natiche umane. Così ci troviamo al centro di una cena tra pescatori, forse al termine di una giornata di lavoro e di incontri con altri che non sono li, alcuni ridono, altri sono dubbiosi, tutti sembrano giovani e al tempo stesso maturi, come chi ha trovato il modo della propria umana realizzazione.
I critici si divertono a domandarsi quale sia Gesù. E se fosse proprio lui, quello di schiena, quello del piede e delle natiche? E se fosse uno così, che si potesse incontrare, pescatore filippino in mezzo ad altri pescatori filippini?

1 commento: