domenica 16 gennaio 2011

Lo spazio del reale

"Paolo Uccello  sarebbe stato il più leggiadro e capriccioso ingegno che avesse avuto, da Giotto in qua, l'arte della pittura se egli si fusse affaticato tanto nelle figure et animali quanto egli si affaticò e perse tempo nelle cose di prospettiva; le quali ancorchè sieno ingegnose e belle, chi le segue troppo fuor di misura, getta il tempo dietro al tempo, affatica la natura, e l'ingegno empie di difiicultà, e bene spesso di fertile e facile lo fa tornar sterile e difficile, e se ne cava (da chi più attende a lei che alle figure) la maniera secca e piena di profili; il che genera il voler troppo minutamente tritar le cose; oltre che bene spesso si diventa solitario, strano, malinconico e povero, come Paolo Uccello, il quale, dotato dalla natura d un ingegno sofistico e sottile, non ebbe altro diletto che d'investigare alcune cose di prospettiva difficili ed impossibili, le quali, ancorchè capricciose fossero e belle, l'impedirono nondimeno tanto nelle figure, che poi, invecchiando, sempre le fece peggio. "

Giorgio Vasari, Le Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, Newton ed., Roma, 2003, p. 294 .


"Dicesi che Demetrio antico Statuario fù tanto studioso della rassomiglianza che dilettossi più dell'imitatione che della bellezza delle cose; lo steso habbiamo veduto in Michelangelo Merigi, il quale non riconobbe altro maestro che il modello, e senza elettione delle megliori forme naturali , quello che à dire è stupendo, pare che fenz'arte emulasse l'arte."

Giovanni Pietro Bellori, Le vite de' pittori, scvltori et architetti moderni, 1672, p. 201.







 Due eccellenti artisti con un pesante giudizio (da parte di due autorità come Vasari e Bellori...) su di loro. Perché? 
Che c'è che non va? Troppo avanguardista?

un uomo a terra, caduto colpito da morte o conversione,  vicino ad armi e cavalli. Entra nella composizione o vien fuori? Un uomo che ammazza per mestiere, per obbligo per natura. Uno colpito da un incontro l'altro colpito solo da morte.
Ecco due eccellenti artisti che a distanza di quasi duecento anni dipingono il dramma quotidiano della vita e della morte. Troppo reale per rientrare in quelle categorie che  i benpensanti del tempo ritenevano le più alte. Lo spazio viene spalancato dai corpi collocati in posizioni inconsuete, manieristiche;i  piedi e le zampe visibili sembrano avere più importanza. dell'uomo a terra: "Che cos'è l'uomo perché tu te ne curi?"  Eppure il nodo centrale è tutto lì...

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