giovedì 24 marzo 2011

YASUZO NOJIMA Un maestro del Sol Levante fra pittorialismo e modernismo

Fotomuseo Giuseppe Panini
via Giardini 160, Modena
059 224418 
 
Dal 27 marzo al 5 giugno 2011 le sale del Fotomuseo Panini di Modena, in via Giardini 160, ospiteranno la prima retrospettiva italiana dedicata al maestro della fotografia pittorica giapponese Yasuzo Nojima. La mostra, curata da Filippo Maggia e Chiara Dall’Olio, è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con il Fotomuseo Panini di Modena, il National Museum of Modern Art di Kyoto (MoMAK) e con il sostegno della Japan Foundation.

Yasuzo Nojima - Un maestro del Sol Levante fra pittorialismo e modernismo comprende 112 opere realizzate dall’artista dal 1910 al 1953, tra ritratti, paesaggi, composizioni e nudi femminili, tutte provenienti dal Museo Nazionale di Arte Moderna di Kyoto e mai esposte sinora nel nostro paese. Il Fotomuseo Panini di Modena è stato individuato dal MoMAK quale sede unica dell’allestimento, che non avrà ulteriori repliche in nessun’altra città europea, in conseguenza del reciproco interesse per le collezioni depositate in entrambi i musei e degli scambi in corso tra le due istituzioni.
Yasuzo Nojima (Urawa 1889 – Hayama Isshiki 1964) è una delle più importanti figure della storia della fotografia moderna giapponese. Il suo lavoro spazia dal pittorialismo degli anni Venti alla fotografia moderna con influenze Bauhaus degli anni Trenta per concludersi con uno sguardo volutamente astratto dalla realtà negli anni del secondo conflitto mondiale. I primi lavori di Nojima sono caratterizzati da una densità di toni e da un’aria malinconica tipici del pittorialismo, dovuti da un lato ai procedimenti di stampa ai pigmenti utilizzati (soprattutto la stampa alla gomma e al bromolio) e dall’altro alla sua finissima sensibilità. Negli anni Trenta il suo stile cambia drasticamente, grazie alle influenze delle nuove tendenze della fotografia tedesca: abbandona la stampa ai pigmenti per la gelatina a sviluppo e di conseguenza adatta l’estetica dell’immagine al nuovo medium. Fra il 1932 e il 1933 fondò insieme ad altri fotografi e ad un grafico, HIROMU Harala rivista di fotografia Kōoga (Light Pictures/Immagini di luce 1932–33), che ebbe un ruolo importantissimo nella diffusione e sviluppo della fotografia moderna in Giappone, introducendo le teorie della straight photography di Stieglitz e della Bauhaus tedesca e fornendo un “luogo” di dialogo sulla fotografia di cui le nuove generazione di artisti avevano assoluto bisogno. 
 
La mostra e il catalogo, edito da Skira, comprendono una selezione di 112 di opere dalla Nojima Collection del National Museum of Modern Art, Kyoto rappresentativa di tutta la sua attività. 
Inaugurazione: Sabato 26 marzo ore 16.30.  Aperto: 27 marzo - 5 giugno 2011.

Nessun commento:

Posta un commento