mercoledì 11 maggio 2011

MIA -Milan Image Art Fair, 13-15 maggio 2011

Ogni stand è una mostra personale
Alla base del progetto, nato da un'idea di Fabio Castelli, vi sarà una forte novità che distinguerà MIA dal tradizionale schema delle fiere d'arte italiane: a ciascun espositore, infatti, verrà richiesto di proporre le opere di un solo artista per ogni stand così da offrire al pubblico un percorso, il più esaustivo e coinvolgente possibile, sulla ricerca di ciascun fotografo. Questa scelta si fonda sulla consapevolezza del ruolo sempre più decisivo e trasversale che la fotografia ha assunto tra i linguaggi espressivi nel sistema dell’arte contemporanea.

Natura curatoriale dell’evento
MIA è una manifestazione fieristica e culturale di natura curatoriale. La selezione degli espositori compete ad un comitato scientifico presieduto dall’ideatore Fabio Castelli e composto da: Gigliola Foschi, curatrice e giornalista; Elio Grazioli, critico d’arte contemporanea e curatore; Roberto Mutti, curatore e critico fotografico; Enrica Viganò, organizzatrice di eventi legati alla fotografia e critica; 3/3, studio nato con l’intento di promuovere progetti editoriali incentrati sull’oggetto fotografico.

Per la prima volta un evento fieristico, mirato alla promozione e alla vendita di opere d’arte, è organizzato interamente da un team di operatori culturali, che si occuperà sia della selezione delle opere che dell’organizzazione degli eventi a latere.

Catalogo innovativo
Il catalogo sarà concepito in modo innovativo. Il catalogo non si presenta come volume riassuntivo dei partecipanti alla fiera, bensì come “self book” (catalogo realizzato autonomamente), che ogni visitatore comporrà durante la visita agli stand. Sarà suddiviso in fascicoli (un fascicolo per ogni artista), che i visitatori troveranno negli stand e che potranno essere raccolti durante il percorso di visita, costituendo così il proprio catalogo personalizzato. Ogni visitatore comporrà quindi il proprio personale catalogo della fiera, in base ai propri interessi. All’atto dell’acquisto del biglietto d’ingresso, sarà fornito a tutti visitatori un contenitore per la raccolta dei singoli fascicoli.

Presenza new media
I New Media saranno parte integrante della comunicazione dell'evento, non solo per l'importanza che hanno assunto negli ultimi tempi, ma perché l'intero approccio innovativo e organizzativo dell'evento è orientato verso uno slancio contemporaneo che vuole sfruttare al massimo le opportunità del proprio tempo.

Natura formativa dell’evento per un collezionismo consapevole
Organizzazione di convegni, workshop tematici e tavole rotonde. Gli argomenti trattati spazieranno dalla storia dell’immagine al sistema del mercato fino al mondo del collezionismo e alle esperienze curatoriali ed espositive. Da segnalare le lezioni magistrali tenute da grandi maestri della fotografia.

I 10 perchè di MIA, Un evento atteso... e forse anche da lungo tempo

Perché all'Italia mancava ancora la sua fiera dedicata alla fotografia e alla video arte.
Perché prevedere un artista in ogni stand concede la possibilità di visitare tante piccole mostre, permettendo una migliore comprensione del suo lavoro.
Perché il catalogo è composto dall'insieme di tanti fascicoli, ciascuno per ogni stand, esaustivo nelle informazioni per ogni progetto presentato, raccogliendo i quali il visitatore potrà comporre il "suo" catalogo.
Perché la presenza, come espositori, dei foto laboratori suggella la nascita di questo nuovo sodalizio con gli artisti, permettendo al pubblico di comprendere come la scelta delle diverse tecniche di produzione delle opere, faccia parte del linguaggio di espressione artistica.
Perché offrire un luogo d'incontro agli artisti con il pubblico ed il mercato, permette loro in pochi giorni di avere una grande visibilità e cogliere le migliori opportunità per proseguire il loro cammino.
Perché concentrare tutta l'attenzione sulla fotografia, aiuta i galleristi a presentarla nel modo migliore, visto il ruolo che questo mezzo espressivo di arte contemporanea riveste ormai nel mercato.
Perché il ricco programma culturale previsto supporterà un collezionismo consapevole.
Perché la sezione sul libro fotografico permetterà di apprezzare gli straordinari esempi della piccola grande editoria che si occupa di questo settore.
Perché favorisce l'incontro tra tutti gli operatori del settore, artisti, galleristi, critici, editori, foto laboratori, scuole di formazione, fondazioni, collezionisti, amatori, proponendo un passo diverso nel visitare la fiera, focalizzando l'attenzione al piacere della scoperta della qualità e della novità. Offrendo quindi ai collezionisti la possibilità di continuare a coltivare la propria passione percorrendo nuove strade coerenti alla situazione socio economica del mondo contemporaneo.
Perché MIA sarà tenuta a maggio, dal 12 al 15, e la dolcezza della primavera ci aiuterà a trascorrere lì ore piacevoli, interessanti e ricche di stimoli.

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